Con la modica spesa di soli 45 euro ho
acquistato su eBay un TGV prodotto dalla LIMA,
facente parte della confezione L106515T. Il
modello, che propone il treno un tempo in
servizio da Parigi a Milano, è composto da
quattro elementi: due motrici, di cui una
motorizzata con motore tipo G veloce e
silenzioso, e due vetture delle quali una di
prima classe ed una di seconda.
Sulle motrici sono montati
pantografi in plastica facilmente sostituibili
con altri e tutte le ruote sono in
metallo. Poiché si tratta di un modello di
ottima fattura e con le due vetture centrali con
finestrini trasparenti, ho pensato di applicarvi
un decoder, luci di posizione ed illuminazione
interna. Poiché, come detto, il convoglio è
composto da quattro elementi ed il decoder va
alloggiato in quello motore, ho analizzato le
seguenti tre possibili soluzioni:
1. |
montare su tutti
i carrelli
mollette
prendicorrente
ed attestare ad
esse le luci
interne, le
anteriori
bianche e le
posteriori rosse
(secondo un
unico senso di
marcia);
|
2. |
applicare
decoder di
servizio sui
rotabili folli;
|
3. |
portare i fili
dal decoder a
ciascuna vettura
da servire.
|
La prima soluzione è da
scartare perché non avrebbe consentito di
accendere le luci a comando, inoltre ci
sarebbero stati problemi per l’inversione delle
luci anteriori e posteriori. La seconda sarebbe
risultata alquanto onerosa sia come costi che
come lavoro e la terza poco pratica in quanto
avrebbero dovuto attraversare tutto il convoglio
ben quattro fili: comune (blu), bianco (luci
anteriori), giallo (luci posteriori) e verde
(AUX1 per illuminazione interna. Ed allora?
Allora in medio stata virtus! Ho pensato ad una
soluzione ibrida tra il digitale e
l’elettromeccanico mediante l’impiego di un
microrelè a due scambi. Con tale accorgimento,
poiché solo due fili attraverseranno i
convoglio, è possibile inserire due piccoli
spinotti per il collegamento tra gli
accoppiamenti delle vetture. Unico compromesso è
l’accensione contemporanea delle luci interne e
quelle di posizione.
I quattro elementi del TGV smontati e pronti per
le operazioni descritte.
Prima di procedere alla
realizzazione pratica, occorre precisare che il
decoder deve essere programmato in modo da dare
tensione al filo bianco quando procede a marcia
indietro e tensione al filo giallo quando
procede in entrambi i sensi. Inoltre, per
semplificare i collegamenti, per le coppie di
LED delle testate utilizzeremo quale comune il
filo nero del decoder che va alle rotaie.
Di seguito l’elenco dei
componenti da utilizzare per la realizzazione:
|
Elenco
componenti |
1 |
n. 4 strisce LED
da due terne
ciascuna per
illuminazione
interna |
2 |
decoder Esu
LokPilot 54815 |
3 |
resistori da 1k
1/4 W |
4 |
n. 1 coppia LED
bianchi e n. 1
coppia LED
rossi, tutti ad
alta intensità |
5 |
coppie di
spinotti
ricavati da
strisce di
connettori |
6 |
n. 2 ponti
raddrizzatori
tipo smd |
7 |
striscioline di
vetronite
millefori |
8 |
relè 2 scambi 12
V |
9 |
tubicino
termorestringibile |
10 |
stagno per
saldare |
11 |
nastro biadesivo |
12 |
filo di diversi
colori per
cablaggio |
|
|
Ciò detto, analizziamo lo schema elettrico della motrice.
Utilizzando le normali uscite del decoder, si
dispone di un polo positivo (filo blu comune),
un negativo per luci anteriori (filo bianco) ed
uno per quelle posteriori (filo giallo). Con
riferimento alla sottostante figura, supponiamo
che il treno marci in avanti, cioè verso destra.
Allora vi è tensione, secondo la programmazione
del decoder, tra filo nero (+) e filo giallo
(-); pertanto il relè, che deve essere collegato
ai fili blu e bianco del decoder, non è
alimentato e quindi in posizione di riposo ed il
LED della testata che si accende è quello
bianco:
|
Quando invertiamo la direzione di
marcia, come da programma, vi sarà tensione sia
sul filo bianco che su quello giallo. Allora il
relè si ecciterà invertendo le polarità ai capi
dei LED facendo accendere il LED rosso:
Seguendo lo schema elettrico, montare i
componenti allocandoli come nella sottostante
figura:
Sulla parte anteriore della motrice: relè,
decoder e piastrina con LED e resistori. Passiamo
ora ad analizzare una delle vetture. Ciascuna di
esse sarà attraversata da due fili, uno giallo e
l’altro nero, ai quali sarà collegato, dal lato
alternata, il piccolo ponte raddrizzatore
fissato alla striscia di LED per l’illuminazione
interna. Il ponte ha la funzione di accendere
comunque i LED indipendentemente dalla polarità
dei fili che li alimentano. La coppia di LED
della motrice folle sarà collegata come nella
seguente figura, nella quale i rettangolini in
marrone indicano i resistori da 1k ohm. Per
meglio fissarli, si può utilizzare una
strisciolina di piastrina millefori da circuito
stampato sulla quale andranno sistemati anche i
resistori.
La piastrina con i LED ed i resistori montata
sulla motrice di coda.
Le strisce di LED montate nelle vetture
intermedie.
All'estrema destra è visibile il ponte
raddrizzatore.
Disponibile per ulteriori chiarimenti,
auguro buon lavoro. |