Avete un minitrapano/minidrill di quelli a bassa tensione
(c.c.) rotto o che non funziona più a causa di un guasto
meccanico (cuscinetti usurati, mandrino sboccolato, motore
grippato o spazzole consumate ecc.)? Non gettatelo via
perché con la parte elettronica di esso possiamo ricavare un
ottimo alimentatore PWM per i nostri modellini!
Il funzionamento di un regolatore PWM (Pulse Width
Modulation) in maniera molto semplicistica si può così
riassumere: al motore (o altro utilizzatore) viene inviata
sempre la massima tensione generata dal trasformatore /
raddrizzatore, ma in maniera impulsiva e non continua come
avviene nei normali alimentatori; a titolo meramente
informativo ne pubblichiamo un suo possibile schema
elettrico.
Schema elettrico.
Variando, tramite un potenziometro, il “duty cycle” cioè la
larghezza e quindi il tempo in cui la tensione è massima in
questi impulsi, al motore giungerà un valore che grazie alla
proprietà delle bobine (i suoi avvolgimenti) verrà
“integrata” e in un certo qual senso, livellata e quindi
convertita in una tensione efficace e variabile a seconda
della posizione del cursore del potenziometro.
Torniamo al nostro ex trapanino: dopo aver dissaldato il
motore, il potenziometro e tutti gli altri collegamenti
dalla basetta, montiamo quest’ ultima in un contenitore
abbastanza grande da contenere anche il trasformatore e il
circuito raddrizzatore e di livellamento.
Suggerimento di contenitore.
E’ importantissimo montare sulla basetta il diodo “Schottky”
ad alta velocità cerchiato in rosso sullo schema, che di
solito è montato direttamente sul motore, pena l’immediata
distruzione dell’elemento di potenza, sia esso un Mosfet
o un Transistor.
Diodo montato sul motore.
Sul frontale di questa scatola dovremo praticare i fori per
l’interruttore, per il doppio deviatore (avanti – indietro),
per il led spia e per il potenziometro che dovrà essere di
pari valore di quello originale, ma adatto per il montaggio
a pannello; quando lo acquisteremo, dovremo specificare
oltre al valore (rilevabile da quello smontato), anche la
variazione che dovrà essere lineare e non
logaritmica, quest’ultima destinata ad usi audio.
Potremo optare per un potenziometro rotativo o slider,
secondo il nostro gusto, non dimenticando che nel secondo
caso dovremo prevedere sul nostro contenitore una fessura
per lo scorrimento del cursore.
Potenziometri: rotativo e a slitta.
A questo punto, montati il trasformatore con la sua cella di
livellamento, il circuito elettronico del minidrill e il
potenziometro nel contenitore, dovremo inserire negli
appositi fori predisposti sia il doppio deviatore per
l’inversione di marcia, i collegamenti del quale sono
visibili nella Foto in basso, sia l’interruttore e il diodo led
spia collegandolo subito dopo la cella di livellamento,
interponendo tra questa ed il led una resistenza da circa
1/1,5 kohm.
Chiudiamo il contenitore con le sue viti ed avremo così un
ottimo alimentatore in grado di far marciare i nostri
modelli ad un minimo incredibile associato a una notevole
forza di trazione.
Collegamenti deviatore doppio.
|