di Rosario Saccone

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Ha “recitato” nelle vesti di un tram della linea 3 che collegava Piazza Carlo III con Mergellina il filobus storico matr. 8021 dell’ ANM, nell’ ambito della rassegna Napoli Teatro Festival Italia che si è svolta nel capoluogo partenopeo dal 6 al 29 giugno 2008. Lo spettacolo di Roberto Andò dal titolo “Proprio come se nulla fosse avvenuto” era incentrato sul tema dell’ emigrazione e si è tenuto alla Darsena Acton, all’interno di un cortile messo a disposizione dalla Marina Militare. Il veicolo è stato trainato nottetempo dal suo ricovero abituale nel deposito di Stella Polare ed è stato diligentemente custodito dai militari per l’ intera durata della manifestazione.

 

l filobus 8021 alla Darsena Acton

 

Un insolito impiego dunque per l’ultraquarantenne veicolo che i napoletani sono abituati a vedere, caso unico in Italia, in regolare servizio in linea durante lo stop alle auto delle Domeniche Ecologiche promosse dal Comune.

Sono già trascorsi 4 anni dal quel giugno 2004 quando l’anziano Aerfer, tornato a nuova vita dopo un lungo e paziente lavoro di restauro filologico da parte delle maestranze aziendali con la consulenza di noti studiosi di trasporti, è stato riportato all’aspetto che aveva nel 1962, quando uscì nuovo di fabbrica dagli stabilimenti di Pomigliano. Inizialmente fu impiegato dall’ATAN, così come gli altri 77 esemplari del suo gruppo, sulle linee vesuviane salvo poi finire pure sulle circolari urbane CS e CD al posto di vetture più vecchie che venivano man mano dismesse in un periodo in cui ancora molte erano le linee filoviarie. Poi venne il buio degli anni ’70 in cui la rete venne drasticamente ridotta e il filobus fu relegato a servire le sole linee vesuviane. Ed è proprio grazie alla durevolezza di tali vetture che a Napoli è stato evitato ciò che è invece inesorabilmente accaduto in gran parte delle città italiane dove l’ammaloramento del materiale rotabile di seconda generazione e la mancata possibilità di ammodernare le reti filoviarie ne hanno decretato la soppressione.

 

 

Il filobus 8021 ad Ercolano nel 1998 in linea sulla 255 prima del restauro

 

E proprio per questo quando è finalmente giunto il momento del rilancio, grazie alla nuova sensibilità ambientale nei confronti del trasporto pubblico a basso impatto ambientale, con l’acquisto dei moderni veicoli bimodali Ansaldo-Breda F19 nel 2003 per sostituire gli ormai vetusti Alfa 1000, si è pensato di preservare almeno una di queste vetture dalla rottamazione (in realtà dalla fiamma ossidrica se ne sono salvate altre due come fonte di ricambi) affinché potesse degnamente inaugurare la linea 201 che segnava il ritorno per le strade del centro città di una circolare filoviaria (anche se, per motivi di viabilità, su percorso diverso da quello delle linee storiche). Evento che si è poi ripetuto ad aprile 2006 quando è stata inaugurata anche la seconda circolare urbana 202.

 

 

Il filobus nei pressi del Museo Nazionale durante l’ inaugurazione della linea 201

 

E fu una saggia decisione visto l’entusiasmo che continua a destare tra napoletani e turisti ogni volta che fa la sua comparsa per le strade; lo testimoniano le migliaia di cittadini che hanno avuto occasione di viaggiare sul mezzo, tutti a raccontare i propri ricordi legati al filobus o al trasporto pubblico in genere. E proprio questo interesse da parte della gente comune si spera possa servire da sprone all’azienda per nuove iniziative che possano valorizzare questo autentico pezzo di storia del trasporto pubblico locale.

 

 

Il filobus in piazza G.B.Vico al capolinea della circolare 202

 

Il filobus al capolinea di Portici Bellavista della linea vesuviana 254

 

Il filobus in piazza Carlo III in servizio durante una domenica ecologica

 

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