Se i FIAT 2401, dei quali abbiamo
recentemente trattato in altro articolo
pubblicato in questo stesso sito, hanno avuto
una diffusione certamente significativa, pur
essendo stati prodotti in soli 78 esemplari, si
può comprendere quanta importanza rivesta il
2411, il modello corrispondente da 11 m,
realizzato in 112 esemplari per il mercato
italiano. Va premesso però che qui di seguito ci
soffermeremo solo sulle serie che presentano la
“carrozzeria originale” (in tutto 84 vetture),
rinviando ad un futuro lavoro sui filobus
prodotti da Menarini la trattazione relativa ai
ventotto 2411 costruiti dalla Casa bolognese
(unica ad aver realizzato filobus su telaio 2411
oltre FIAT-CaNSA).
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Due serie di
FIAT 2411 tutti
in livrea avorio
caratterizzano
il parco della
Società Filovie
di Mestre,
Classificati da
77 a 86
(1953-’54) e da
87 a 93 (1958)
sostituirono i
vecchissimi FIAT
488 e 656
nell’esercizio
delle linee in
partenza da
Mestre appunto
per Mirano e
Treviso (coll.
A. Cozzolino).
Nel tempo,
alcuni
esemplari, con
il contrarsi
della rete e il
subentro
dell’ACNIL nella
sua gestione,
furono
trasferiti a
Venezia Lido.
Tra questi,
certamente i
veicoli
contrassegnati
dalle matricole
80-86-91,
peraltro
riverniciati in
bi-verde (foto
P. Gregoris).
Tutte le vetture
veneziane erano
dotate di
apparecchiature
elettriche CGE. |
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Immatricolati al
seguito dei
2401, i 2411 di
Torino recavano
i numeri da 1112
a 1121. Come
tutte le vetture
filoviarie
torinesi a due
assi i 2411 non
ebbero grande
successo (a
causa della
ridotta capacità
rispetto agli
snodati), ad
onta delle buone
prestazioni
delle
apparecchiature
TIBB che li
caratterizzavano.
Comunque, benché
abbastanza
trascurati nelle
carrozzerie,
raggiunsero in
efficienza il
1978. A lato,
vediamo la 1113
fotografata nel
1970 a Nichelino
da P. Haseldine. |
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Ci sono state
due reti che
hanno visto
circolare FIAT
2411 carrozzati
sia FIAT-CaNSA
che Menarini:
sono state
quella di
Sanremo e quella
modenese.
Soffermiamoci
dapprima sui
filobus liguri,
che vennero
immatricolati,
nel 1957, 21÷32,
per essere poi
riclassificati
1121÷1132 nel
1983. Verniciati
nella
particolare
livrea
bianco-blu
tipica dei
filobus
sanremesi, erano
dotati di
allestimento
interurbano. Del
gruppo fanno
parte due
vetture che
meritano una
parola di più,
la 32 -> 1132
che,
incendiatasi, fu
integralmente
ricarrozzata
dalla Portesi
(1983) e la 29,
veicolo storico
tuttora presente
nel parco RT.
Ma
a Sanremo hanno
circolato anche
altri FIAT 2411
/ CaNSA,
parimenti dotati
di motore ed
equipaggiamento
elettrico CGE
come quelli
della dotazione
originaria. Si
tratta di nove
filobus che
arrivano sulla
riviera ligure
da Bologna nel
1983 e, dopo
esser stati
immatricolati
11÷19, sono
riclassificati
ben presto
1411÷1419.
Verniciati in
avorio-rosso e
dotati di
allestimento
urbano, sono in
realtà al loro
secondo o
addirittura
terzo
trasferimento,
come meglio
vedremo più in
avanti parlando
dei 2411 di
Padova e di
Verona.
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Da sinistra
a destra e
dall’alto in
basso vediamo la
vettura n. 21
ripresa in
prossimità di
Taggia da P.
Haseldine, il
filobus
ricostruito n.
29, tuttora
esistente (foto
A. Pedretti), la
vettura 32 dopo
essere stata
ricarrozzata da
Portesi (foto P.
Gregoris) e
infine il FIAT
2411 n. 1412
proveniente
dalla rete
bolognese: è
l’ex-1434, già
73 del parco di
Padova (foto P.
Haseldine). |
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E veniamo a
Modena, dove i
FIAT 2411 - come
detto - si
dividevano tra i
CaNSA (serie
29÷34) e i
Menarini
(35÷41). Le
vetture
“originali”
FIAT, dotate
anch’esse di
apparecchiature
elettriche CGE,
furono acquisite
alla rete
emiliana nel
1959 ed hanno
dimostrato
un’incredibile
tenuta, se si
pensa che gli
ultimi esemplari
del gruppo sono
stati radiati
nel 1986. Ma non
basta: alla
chiusura della
rete livornese
di cui diremo
tra breve altri
quattro FIAT
2411 / CaNSA
CGE, numerati in
Toscana
61-62-63-65, si
aggiunsero alla
dotazione
modenese
assumendo le
matricole 42÷45,
secondo la
seguente
corrispondenza:
61->44; 62->45;
63->43; 65->41.
Del primo gruppo
è stata
preservata la
vettura 33,
elegantemente
riverniciata nel
bi-verde
originale. |
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Nelle due foto, a sinistra vediamo ritratta la
vettura n. 30
(bi-verde)
appartenente
alla dotazione
originaria
dell’AMCM di
Modena e a
destra la n. 45,
ex- Livorno,
riverniciata in
avorio-rosso
(ambedue le foto
P. Gregoris).
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Dall’ATAM di
Livorno furono
acquistate due
diverse serie di
FIAT 2411,
apparentemente
identiche, ma
sostanzialmente
differenti, dal
momento che i
filobus numerati
60÷65 (1958-’59)
erano dotati di
motore ed
equipaggiamento
elettrico CGE,
mentre 66÷71
(1961)
presentavano
apparecchiature
Marelli.
All’atto della
dismissione
della rete nel
1973 la minore
età non giovò ai
Marelli che
furono tutti
destinati alla
demolizione,
mentre - come
detto - si
‘salvarono’
quattro vetture
della prima
serie destinate
alla rete di
Modena. Nelle
due foto di P.
Haseldine
vediamo le
vetture n. 65
(al capolinea di
Montenero) e 67
dell’ATL. |
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Rimanendo in
Toscana,
ricorderemo poi
l’unico filobus 2411 in servizio a Pisa col
numero 115 dal
1961 alla
chiusura della
rete nel 1968.
Dotato di
apparecchiature
elettriche
Marelli che, per
il loro
caratteristico
rumore, lo
fecero
soprannominare
“la
dattilografa”,
fu venduto in
efficienza al
CSTP di Salerno
che lo inserì
nel suo parco
con il numero
264
utilizzandolo
sulle linee per
Pagani e Pompei
fino all’inizio
degli anni ’80.
Lo vediamo in
servizio sulla
linea 4 della
rete salernitana
dopo l’acquisto
da parte di CSTP
(foto
P. Haseldine).
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Abbiamo
volutamente
lasciato per
ultime Padova e
Verona perché i
filobus di
queste reti
hanno avuto
(come in parte
già abbiamo
avuto modo di
sottolineare)
“vite
ulteriori”. Per
quanto riguarda
Padova, bisogna
ricordare un
solo gruppo,
numerato 71÷78,
acquistato nel
1960 e dismesso
alla chiusura
della rete nel
1970. Ad
eccezione della
vettura n. 71,
questa serie di
2411 - forniti
di
apparecchiature
elettriche CGE -
fu trasferita a
Bologna, dove
assunse le
matricole
1429÷1435 e da
qui a Sanremo
come già abbiamo
ricordato più
sopra
(1411÷1417). Più
complessa la
situazione
veronese: l’AMT
acquistò nel
1961 sei FIAT
2411 / CaNSA
TIBB inseriti
nel parco con le
matricole
231÷234+135-136
e dodici FIAT
2411 / CaNSA CGE
nel 1966 (ultimi
filobus in
assoluto
prodotti per il
mercato
italiano:
matricole
145÷156).
All’atto della
dismissione
della rete
urbana nel 1975
AMT vendette
tutti i filobus
della prima
serie e le
vetture 149 e
155 all’AMFTE di
Bergamo che
riprese così
dopo due anni di
interruzione il
servizio
filoviario
(vetture 35÷42),
mentre il grosso
della fornitura
del ‘66 (dieci
unità) passò a
Salerno, ove i
filobus
ex-Verona
assunsero le
matricole
294÷303. Ma non
basta: dopo
altri tre anni
anche Bergamo
dismise
definitivamente
il servizio
filoviario,
mettendo a sua
volta in vendita
le vetture
ex-Verona, tre
delle quali
finirono ancora
a Bologna
(1436÷1438),
mentre altre
cinque, che
erano destinate
ad accrescere il
parco
salernitano, non
arrivarono mai
in Campania per
motivi
economico-burocratici.
Le ex-149 e 155
VR, divenute BO
1436-1437,
furono anch’esse
trasferite a
Sanremo dove
assunsero le
matricole
1418-1419. Ma
vediamo in
questo quadro
riassuntivo il
prospetto dei
mutamenti di
sede e di
matricola delle
vetture
interessate:
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Matricola ACAP-PD |
Seconda destinazione |
Matricola ATC-BO |
Matricola
STEL-Sanremo |
72 |
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1435 |
11->1411 |
73 |
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1434 |
12->1412 |
74 |
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1433 |
13->1413 |
75 |
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1432 |
15->1415 |
76 |
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1431 |
14->1414 |
77 |
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1430 |
17->1417 |
78 |
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1429 |
16->1416 |
Matricola AMT-VR |
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Matricola ATC-BO |
Matricola
STEL-Sanremo |
231 |
AMFTE-BG 39 |
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232 |
AMFTE-BG 40 |
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233 |
AMFTE-BG 41 |
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234 |
AMFTE-BG 42 |
1438 |
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135 |
AMFTE-BG 35 |
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136 |
AMFTE-BG 36 |
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145 |
ATACS-SA 294 |
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146 |
ATACS-SA 295 |
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147 |
ATACS-SA 296 |
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148 |
ATACS-SA 297 |
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149 |
AMFTE-BG 37 |
1436 |
18->1418 |
150 |
ATACS-SA 298 |
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151 |
ATACS-SA 299 |
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152 |
ATACS-SA 300 |
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153 |
ATACS-SA 301 |
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154 |
ATACS-SA 302 |
|
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155 |
AMFTE-BG 38 |
1437 |
19->1419 |
156 |
ATACS-SA 303 |
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La vettura 231 di Verona (foto P. Haseldine) e la
vettura 39 del
parco AMFTE,
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ovvero
… lo stesso
veicolo!!! (foto
P. Gregoris). |
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Ancora uno
stesso filobus
in due sedi
diverse: a
sinistra è a
Verona, numerato
148 (foto P.
Haseldine),
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a destra è diventato la vettura 297 del parco
salernitano
(foto D. Liguori).
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La vettura 1434
del parco
bolognese (ex-73
dell’ACAP di
Padova e futura
1412 sanremese:
vedi sopra) e
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la 155 AMT-VR.
Sarà trasferita
prima a Bergamo
(vettura n. 38),
poi a Bologna
(matricola 1437) |
ed infine a Sanremo (ove assumerà le matricole 19
e poi 1419)
(ambedue le foto
P. Haseldine).
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Concludiamo
ricordando che
ventuno FIAT
2411 (matricole
19÷38 del 1957 e
43 del 1959)
furono costruiti
- sempre
seguendo il
disegno
originale, ma
con guida a
sinistra - per
la citta turca
di Izmir
(Smirne) ove
hanno circolato
per lunghi anni
anche se in
condizioni che
definire
precarie è
generoso, come
appare dalle due
foto di P.
Haseldine che
risalgono al
1977.
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Foto del titolo:
La vettura
149 dell’AMT-VR:
diventerà -
nell’ordine - la
37 di AMFTE-BG,
la 1436 di
ATC-BO ed infine
la 18->1418 di
Sanremo. E non
basta: al
termine del suo
lunghissimo
servizio è stata
preservata
presso il MNT ed
è da tempo
(troppo tempo?)
in attesa di
restauro.
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