Il 21 dicembre 1967, giovedì, erano
ormai terminate le lezioni all’Università. Non
so perché - quindi - mi sia alzato abbastanza
presto e abbia notato dal mio balcone a via Luca
Giordano (una delle strade più centrali del
quartiere Vomero) una stranezza, e cioè un 242
esercitato dalla vettura 8048. Ora, all’epoca,
il 242 era appannaggio del deposito “Carlo III”,
mentre la vettura 8048 era in dotazione a quello
di “Stella Polare” MAH! Una “macchina di
sostituzione”? Ma dove e come era potuto
avvenire il cambio di linea? Pochi minuti dopo
capitò l’inverso: un 249, linea di “Stella
Polare”, esercitata con la 8059 di “Carlo III”.
Non ebbi neppure il tempo di ulteriori
riflessioni per capire tutto: apparve, infatti,
un 247 servito dal FIAT 668 numerato 2336, che
al Vomero non veniva da anni proprio perché
assegnato a “Stella Polare”. Cos’era accaduto?
Che il vecchio impianto di “Carlo III” era stato
completamente abbandonato e le ‘sue’ vetture
erano state redistribuite tra i depositi “Stella
Polare” e “San Giovanni”, che - nell’occasione -
aveva subito rilevanti modifiche, con
l’adattamento di un secondo capannone per i
filobus e la conseguente riduzione dello spazio
destinato ai tram, che - del resto - erano più
che bastevoli (benché fossero solo una trentina)
per l’esercizio delle tramvie 4, 29 e 29 rosso.
In pomeriggio, passeggiata
d’obbligo per verificare la nuova distribuzione
dei filobus che si palesò essere la seguente:
-
FIAT 668 F AERFER OCREN: tutti a “Stella Polare”
(2331÷2350);
-
ALFA Romeo 911
AERFER OCREN:
4301÷4303 + 4317÷4323 a “San Giovanni”;
4304÷4316 a “Stella Polare”;
-
ALFA Romeo
mille
AERFER OCREN: 8001÷8030 + 8067÷8078 a “San
Giovanni”; 8031÷8066 + 8301÷8306 a “Stella
Polare”.
Tutti i residui filobus a tre assi
rimanevano a “Stella Polare”, ma erano - appunto
- residui. Per consentire, infatti, l’arrivo
delle vetture ex-“Carlo III” alcuni “tre assi”
fermi in attesa di decisioni furono accantonati
e spostati presso le Officine “Croce del Lagno”
e - purtroppo - non fu che il primo segnale
negativo conseguente all’accorpamento. Per
riportare il numero complessivo delle vetture
ospitate a “Stella Polare” a un numero congruo
alla capienza dell’impianto, in tempi abbastanza
brevi (intorno ai sei mesi) tutti i filobus a
tre assi vennero dismessi e - peggio ancora! -
le filolinee 231 e 242, passate appunto da
“Carlo III” a “Stella Polare”, vennero - già da
aprile 1968 - sostituite dalle autolinee 31 e
42. Quanto alle altre filolinee già esercitate
da filobus di “Carlo III” (232, 247 e 254 rossa)
vennero trasferite proprio a “Stella Polare”,
mentre 254 e 256, oltre le linee di supporto 255
crociata e 255 rossa barrata, passarono da
“Stella Polare” a “San Giovanni”. E così la
gioiosa curiosità che mi aveva colpito in quel
freddo giorno di dicembre di cinquanta anni fa
lasciò ben presto il posto all’amarezza per la
scomparsa di linee e vetture che avevano segnato
significativamente i primi vent’anni della mia
vita! A corredo di questo ‘ricordo’ quattro foto
di un tempo che fu …
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