A dire il vero questa nuova funicolare
aveva preso il posto di un precedente impianto
risalente al 1906 e la cui stazione inferiore si
trovava un po’ più in là, nel parco pubblico del
quartiere di Saggen. Essa si dovette al progetto
di un mitico personaggio tirolese. Ci riferiamo
all’ing. Joseph Riehl (Bolzano 1842-Innsbruck
1917) di cui ci siamo occupati sovente a
proposito di diverse sue pioneristiche
intuizioni nel campo delle costruzioni
ferroviarie. Figlio di una famiglia di osti,
preferì la carriera accademica a quella
tradizionale di famiglia. Si laureò precocemente
a soli 22 anni presso l’università di Karlsruhe,
specializzandosi poi al Politecnico di Monaco di
Baviera. Collaborò in maniera incisiva alla
costruzione della ferrovia del Brennero.
Dopodiché firmò il progetto di una serie di
opere nella terra asburgica del Tirolo tra le
quali la ferrovia del Renon e la
Brunico-CampoTures. La funicolare di Innsbruck
fu inaugurata, come si scriveva, nel 1906 e
pertanto è stata in servizio per quasi un
secolo. Partendo dalla stazione inferiore,
immediatamente la vettura impegnava un ardito
viadotto costruito con il sistema a traliccio e
posto sul fiume Inns.
La stazione inferiore della vecchia linea ormai
abbandonata (da Wikipedia).
L’ardito viadotto che ha lavorato per un secolo
con una delle due ultime vetture.
(da cartolina –
collezione G. Fiorentino) Subito dopo il binario
utilizzava in parte il suolo naturale ed in
parte una struttura artificiale in muratura come
sostegno. La sua lunghezza era di 839 metri con
un dislivello di 287 metri tra stazione
inferiore e superiore. Nel tempo il tracciato
non è cambiato per niente. Le uniche innovazioni
hanno riguardato la sostituzione delle vetture.
Le ultime sono state installate nel 1982
ricordando nello stile quelle della funicolare
di Capri. Con molta lungimiranza, in occasione
dello smantellamento del vecchio impianto nel
2005, ne è stata salvata una delle due che fa
bella mostra di sé presso il deposito della
ferrovia turistica Achensee in Jenbach.
Vettura monumento del vecchio impianto presso Jenbach (foto di G.
Fiorentino). Ma veniamo alla nuova
funicolare la cui stazione di partenza è stata
posta in sotterraneo presso il centro Congressi.
Il progetto davvero futurista è stato affidato
alla blasonata e specializzata impresa Leitner
di Vipiteno, mentre le cosiddette opere civili
all’estrosa matita dell’architetto iracheno
signora Zaha Hadid, autrice tra l’altro della
stazione di porta di Afragola. Intendo spiegare
i motivi per cui ritengo questo impianto di
assoluta novità. All’atto di prendere posto
sulla vettura, ci si trova su una carrozza posta
su un piano orizzontale.
Ingresso della rampa di accesso alla stazione
sotterranea in Innsbruck (foto di G.
Fiorentino).
La semplice stazione inferiore con la vettura 1
gialla in partenza (foto di G. Fiorentino). Le operazioni di imbarco
avvengono in assoluta sicurezza con un sistema
automatico a paratie sincrono con le porte di
accesso. Dopo il consueto scambio di consensi
con la stazione superiore, la vettura si avvia
mossa da cavo. In ciò di certo la costruttrice
Leitner ha profuso tutta la sua esperienza nel
campo dei “people mover”. Si
procede sempre in piano lasciando alle spalle la
stazione di partenza ed attraverso il
Rennwegtunnel di 370 metri. Scavalchiamo il
fiume su un ponte scoperto dove è posta la
fermata Lowenhaus.
La fermata Lowenhaus
posta sul ponte sul fiume Inns (foto di G.
Fiorentino).
Ci immergiamo in un secondo tunnel Weiherburg
questa volta di 445 metri, effettuando
l’incrocio con l’altra vettura. Siamo a metà del
cammino e quindi affrontiamo la salita. Ed ecco
l’invenzione geniale. Quella che sembrava una
normale carrozza per esempio di un “metro”, si
trasforma in una tipica vettura di funicolare.
Ogni scompartimento dei cinque ed indipendente
dagli altri, con un sistema basculante ed
automatico, assume una posizione a scala.
Immagine della vettura 2 azzurra che ben
documenta la posizione dei settori (foto G.
Fiorentino).
Notiamo ora che la vettura in sostanza è
costituita da un telaio dove sono agganciati gli
scompartimenti. Finalmente dopo un itinerario di
1838 metri (tempo del viaggio 8’ e 10’’),
percorso quindi ben più esteso di quello
vecchio, ci infiliamo nella stazione superiore
posta ad 857 m/slm. Essa, prescindendo
dall’aspetto eccentrico conferitole dal suo
architetto, non è molto diversa da una qualsiasi
stazione superiore di impianti analoghi.
L’originale ed eccentrico aspetto della stazione
superiore (foto G. Fiorentino).
La vettura azzurra in sosta nella stazione
superiore (foto G. Fiorentino). La metropolitana si è fatta
funicolare. L’attuale maggiore lunghezza del
percorso, si giustifica con una maggiore
capillarità delle zone servite. D’altro canto la
pari acclività di 288 metri fa comprendere come
la geografia non sia stata minimamente tradita.
Trattandosi tutto sommato di una funicolare a
vai-vieni, il servizio viene espletato da due
veicoli gemelli, distinti dal colore giallo ed
azzurro (1 e 2), con una portata di 130 persone
ognuna. Si arriva così al quartiere di
Hungerburg. Volendo, si può proseguire
ulteriormente con due teleferiche integrate fino
alla vetta del Monte Nordkette che con i suoi
2200 metri, sovrasta Innsbruck. Oltre alle
stazioni estreme ed a quella citata, la quarta
fermata si trova presso l’Alpenzoo provvista di
una struttura ardita che consente all’utenza di
accedere alla zona del bioparco.
L’ardita fermata di Alpenzoo (da Wikipedia). |