Il collegamento tra Palermo e
Monreale, dal 1900 fino al 1946, fu effettuato
da un tram classificato con il numero 9. La
linea, gestita in origine dalla S.S.T.O.
(Società Sicula Tramways Omnibus), partiva da
piazza Bologni e arrivava fino alla Rocca
(capolinea dei tram 8 e 19) dove veniva
agganciato da un carro freno e saliva così fino
a Monreale. È per questo che si parla per questa
linea di “tranvia funicolare”. In effetti, il
tram percorreva il tratto piazza Bologni - Rocca
ad aderenza normale; dalla Rocca veniva
agganciato al tram un carro freno anch’esso
motorizzato e insieme proseguivano lungo la
salita fino ad arrivare nei pressi della fontana
del Drago; in quel punto, terminata la pendenza,
veniva sganciato il carro freno non più
necessario, e il tram da solo proseguiva per il
breve tratto fino al capolinea, situato poco
prima della piazza Duomo. La forte pendenza
della linea, infatti, non avrebbe permesso di
esercitare il servizio con trazione a semplice
aderenza, almeno in caso di tempo umido o
piovoso. Fu perciò adottato questo sistema
speciale studiato dall’ing. Ernesto Rademacher e
messo in pratica dal noto studioso ed
‘impresario’ di funicolari ing. Alberto
Ferretti.
Il capolinea urbano di piazza Bologni e - a
destra - primo piano di una delle vetture -
dipinte in giallo -
che esercitavano la linea per Monreale. Le linee
che assunsero in seguito i nn. 8 e 9
furono in assoluto le prime a circolare per
Palermo a trazione elettrica.
La tratta a funicolare, lunga
1079 m con una pendenza massima del 120‰, era
stata realizzata a doppio binario, a scartamento
1000 mm come il resto delle tranvie palermitane,
costituito da tre rotaie che nel punto centrale
della tratta si allargava diventando a 4 rotaie
per consentire l’incrocio dei tram. Al centro di
ognuno dei due binari affiancati era inserito un
altro binario a scartamento 580 mm su cui
circolavano i carri freno che (una volta giunti
ai piedi della rampa) scendevano sottoterra
assieme al proprio stretto binario. Una volta
arrestatisi, il tram ripartiva con i propri
mezzi passandovi sopra. Lo spintore a funicolare
era così pronto per il successivo tram. Il carro
freno veniva agganciato sempre dallo stesso lato
sia in salita che in discesa e fungeva anche da
locomotore. I carri freno prendevano la corrente
dal filo di distribuzione mediante trolley, ma
in ogni corsa il tram in salita veniva
rimorchiato da quello in discesa che agiva da
motore. Quando il tram ascendente arrivava alla
stazione superiore, tornava a funzionare come
automotrice e proseguiva da solo fino al
capolinea, mentre il carro freno restava fermo
in quel punto per potere rimorchiare di nuovo il
tram nella corsa discendente. Il tram si fermava
giusto il tempo di consentire al carro freno di
sganciarsi e proseguire isolato fino alla fossa
di ricovero: quindi, rimasto libero il binario,
il tram proseguiva la corsa da solo verso
Palermo.
La trincea che ospitava i carri freno e a destra
- lo spintore mentre viene collegato alla rete
elettrica.
La manovra di aggancio tra lo spintore e la
vettura tramviaria e il “convoglio” nel suo
complesso.
Due diverse immagini illustrano la tratta
funicolare della tranvia di Monreale.
Il tram giunto quasi al capolinea di Monreale.
Due immagini “cittadine” della linea 8 dopo il
passaggio dei tram alla livrea bi-verde.
A sinistra un tram a Porta Nuova, a destra un’
affollatissima motrice della stessa linea
ritratta in corso Calatafimi nel 1943. Con la soppressione dei tram
in seguito ai danni bellici, l’esercizio della
linea venne effettuato con filobus. Nei giorni
feriali c’era la linea 9 diretto. Via Cavour -
Monreale (piazza Duomo). La linea faceva
servizio solo per Monreale e non si poteva
utilizzare nella tratta urbana fino alla Rocca,
servita invece dai filobus della linea 8 (via
Cavour - Rocca). Nei giorni festivi funzionava
soltanto la linea 9 che percorreva l’intera
tratta fino a Monreale.
Dal 1966 cessava anche
l’esercizio filoviario e il servizio peggiorava
notevolmente: innanzi tutto fu soppresso il
9
diretto, poi il lento declino fino ai giorni
attuali con un servizio sostanzialmente quasi
inesistente (poche corse per l’intera giornata
con passaggi ogni 90 minuti!) che oltretutto
limita alla fontana del Drago lasciando i
viaggiatori a piedi lungo poco più di 1 km in
salita fino a piazza Duomo.
Un filobus FIAT 668F in centro, tabellato 8/9,
e ...
... un ALFA 110 profondamente modificato
ritratto al capolinea di Monreale della
filolinea 9. |