di Andrea Cozzolino

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Quaranta anni or sono - esattamente il 4 aprile 1976 - dinanzi alla sede A.T.A.N. di via G. B. Marino venne presentato al pubblico napoletano il tram prototipo della ricostruzione totale realizzata dalle Officine Fiore di Caserta su un disegno aziendale che, se aveva il merito (l’unico!) di consentire a vetture obsolete come quelle a carrelli napoletane di aggiungere ancora molti anni alla loro vita, stravolgeva del tutto la loro struttura rendendole una sorta di “autobus su rotaie” sull’esempio dei coevi autobus FIAT 418 (si pensi ai finestrini Klein e alle portine utilizzate) e privandole di tutte le caratteristiche storiche che le avevano contraddistinte nel tempo.

A differenza, ad esempio, di come A.T.M. a Milano andava restaurando le sue “28”, che tuttora girano elegantemente rivestite della loro forma pressoché originaria, l’A.T.A.N. individuò nella cesura totale con il disegno preesistente la struttura dei nuovi tram, la cui cassa utilizzava solo il telaio di base (e, ovviamente, i carrelli) delle motrici da cui derivavano. Si aggiunga che il primo gruppo di tram ricostruiti, inaugurati dalla vettura 999 presentata appunto in quel giorno di aprile 1976, presentava, oltre il frontale aggettante (replicato anche nella parte posteriore del veicolo!) finestrini “alti” fino alla confluenza con il tetto della vettura, che rendevano sgradevole il viaggio soprattutto ai passeggeri seduti, tanto da essere “abbassati” nelle due serie successive (di 30 + 30 tram) che A.T.A.N. fece realizzare tra il 1978 e il 1980 dalla stessa Fiore e dalla SOFER di Pozzuoli.

  

La vettura 999 - prototipo dei tram ricostruiti - fotografata nelle condizioni d’origine subito dopo la partenza

dal capolinea suburbano di Borrelli (coll. A. Cozzolino) e (a destra) dopo lo spostamento delle luci di posizione.

È in servizio sulla linea 1 in transito per via Mergellina (coll. G. Fiorentino).

E non basta: molti altri particolari, come la collocazione dei fari anteriori (in alto i proiettori, in basso le luci di posizione), successivamente modificata come nelle serie successive, l’apertura delle porte verso l’interno e la conformazione del finestrino alla sinistra del conducente (non apribile), caratterizzarono questa prima serie di motrici, che comprendeva - oltre la citata 999 - altri dieci esemplari, che ricordiamo qui di seguito senza considerare la loro progressione nell’uscita in servizio: 957, 960, 984, 991, 995, 1001, 1011, 1026, 1036, 1046.

A causa di non pochi difetti anche di natura meccanica, questi tram furono sgraditi anche al personale, finendo perciò (dopo l’arrivo delle serie successive) con l’essere quasi sempre tenuti di riserva, fino ad essere progressivamente accantonati. La data ufficiale della loro radiazione risale al giugno 1998 quando però da tempo erano ormai tutti fuori servizio, ad eccezione … proprio di 999, che nel frattempo era stato declassato al ruolo di “Trasporto Materiali” e che pertanto ancora si poteva scorgere in giro per le strade di Napoli.

Affidiamo alle fotografie e al loro commento qualche nota ulteriore sulle caratteristiche di questa prima serie di motrici napoletane ricostruite. Debbo alla cortesia di M. J. Russell, che ringrazio qui pubblicamente, la possibilità di esibire la seguente galleria fotografica delle vetture ristrutturate nel 1976. Egli, infatti, nel 1978, le ritrasse quasi tutte in servizio, nel periodo del loro maggior ‘fulgore’, prima dell’arrivo delle nuove serie di tram riammodernati, quando era possibile vederle girare su tutte le linee napoletane, da quelle dell’area flegrea a quelle gravitanti tra Barra (Borrelli) e San Giovanni. 

 

Vista posteriore della vettura 957 mentre percorre
il vecchio tracciato di via Nuova Poggioreale
avvicinandosi a piazza Nazionale.
Il tram n. 960 alla fermata di corso Garibaldi, all’altezza
della stazione terminale della ferrovia Circumvesuviana.
Lo affianca un “vecchio” filobus ALFA mille (matr. 8038)
in servizio sulla filolinea interurbana 254
diretta a Portici-Bellavista.

Nella sede riservata ai tram - posta al centro della
carreggiata di via Colombo - è in transito la vettura 991.
Bel primo piano della 995 alla Riviera di Chiaia in servizio
sulla linea 1. Occupa la corsia in direzione piazza Vittoria
asfaltata per consentire il transito
anche degli autobus aziendali.

La 999, in servizio sulla linea 29, da corso Lucci si sta
immettendo su via A. Volta. Solo dopo il terremoto
del 1980, infatti, sarà reso praticabile il tratto di via Vespucci
in direzione dell’area vesuviana.
Il tram n. 1001, effettuato lo scambio, “entra” nella
racchetta-capolinea (di recente eliminata)
dell’Emiciclo di Poggioreale.

Due “nostalgiche” foto della vettura 1026 ritratta a Bagnoli, dapprima mentre si accinge ad imboccare

il breve tratto a binario unico, poi mentre riparte dal capolinea del Dazio verso il centro cittadino.

La vettura 1036 percorre la corsia riservata
ai tram in via Colombo.
Siamo nei pressi del capolinea a triangolo di Borrelli,
località confinante con il Comune di S. Giorgio a Cremano.
La vettura 1046, in servizio sul 4, è prossima ad impegnarlo.
 
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