A differenza, ad
esempio, di come A.T.M. a Milano andava
restaurando le sue “28”, che tuttora girano
elegantemente rivestite della loro forma
pressoché originaria, l’A.T.A.N. individuò nella
cesura totale con il disegno preesistente la
struttura dei nuovi tram, la cui cassa
utilizzava solo il telaio di base (e,
ovviamente, i carrelli) delle motrici da cui
derivavano. Si aggiunga che il primo gruppo di
tram ricostruiti, inaugurati dalla vettura 999
presentata appunto in quel giorno di aprile
1976, presentava, oltre il frontale aggettante
(replicato anche nella parte posteriore del
veicolo!) finestrini “alti” fino alla confluenza
con il tetto della vettura, che rendevano
sgradevole il viaggio soprattutto ai passeggeri
seduti, tanto da essere “abbassati” nelle due
serie successive (di 30 + 30 tram) che A.T.A.N.
fece realizzare tra il 1978 e il 1980 dalla
stessa Fiore e dalla SOFER di Pozzuoli.
La vettura 999 - prototipo dei tram ricostruiti
- fotografata nelle condizioni d’origine subito
dopo la partenza
dal capolinea suburbano di
Borrelli (coll. A. Cozzolino) e (a destra) dopo
lo spostamento delle luci di posizione.
È in servizio sulla linea 1 in
transito per via Mergellina (coll. G.
Fiorentino). E non basta:
molti altri particolari, come la collocazione
dei fari anteriori (in alto i proiettori, in
basso le luci di posizione), successivamente
modificata come nelle serie successive,
l’apertura delle porte verso l’interno e la conformazione del finestrino alla sinistra del
conducente (non apribile), caratterizzarono questa prima serie
di motrici, che comprendeva - oltre la citata
999 - altri dieci esemplari, che ricordiamo qui
di seguito senza considerare la loro
progressione nell’uscita in servizio: 957, 960,
984, 991, 995, 1001, 1011, 1026, 1036, 1046.
A causa di non pochi difetti anche di natura
meccanica, questi tram furono sgraditi anche al
personale, finendo perciò (dopo l’arrivo delle
serie successive) con l’essere quasi sempre
tenuti di riserva, fino ad essere
progressivamente accantonati. La data ufficiale
della loro radiazione risale al giugno 1998
quando però da tempo erano ormai tutti fuori
servizio, ad eccezione … proprio di 999, che nel
frattempo era stato declassato al ruolo di
“Trasporto Materiali” e che pertanto ancora si
poteva scorgere in giro per le strade di Napoli.
Affidiamo alle fotografie e al loro commento
qualche nota ulteriore sulle caratteristiche di
questa prima serie di motrici napoletane
ricostruite. Debbo alla cortesia di M. J.
Russell, che ringrazio qui pubblicamente, la
possibilità di esibire la seguente galleria
fotografica delle vetture ristrutturate nel 1976.
Egli, infatti, nel 1978, le ritrasse quasi tutte
in servizio, nel periodo del loro maggior
‘fulgore’, prima dell’arrivo delle nuove serie
di tram riammodernati, quando era possibile
vederle girare su tutte le linee napoletane, da
quelle dell’area flegrea a quelle gravitanti tra
Barra (Borrelli) e San Giovanni.
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