La professoressa Germaine Berneuil e suo
marito Yves sono stati a Napoli durante la scorsa primavera con un
folto gruppo di soci dell’Associazione francese FACS (Fédération des
Amis des Chemins de Fer Secondaires).
L’intento della settimana di
soggiorno in Campania è stato di far conoscere le molteplici realtà
del vario universo trasportistico locale (vedi articolo Allons
Enfants). Il programma di visita di questi simpatici signori
francesi, che mi ha visto in gran parte partecipe, mi ha permesso di
consolidare con i coniugi Berneuil un’amicizia nata sui canali
telematici. Ciò è accaduto nella lunga fase organizzativa cui ho
modestamente partecipato. Non sono stati estranei alla creazione di
questo singolare asse Napoli-Parigi, la signorilità della coppia,
la loro simpatia ed una deliziosa conoscenza
di Germaine dell’italiano .
Da ciò a nominarla nostro socio francese Clamfer, il passo è stato
breve. E poi con la confidenza (e la faccia tosta) tipica dei
rapporti tra vecchi amici, abbiamo chiesto alla coppia di scrivere
un articolo per il sito.
La risposta è stata “bien sûr”
(certamente). Ecco dunque il bel lavoro corredato da tante belle
foto,
che con orgoglio vi presentiamo, sperando che sia il primo di
ulteriori collaborazioni.
(Gennaro Fiorentino)
Dall’8 all’11 maggio 2014,
abbiamo partecipato ad una gita organizzata dall’Associazione
ferroviaria francese COPEF (Cercle Ouest Parisien d’Etudes
Ferroviaires).
Siamo partiti da Parigi, Gare de Lyon, mercoledì 7 con il TGV
“Lyria”
delle ore 17,41 per arrivare a Losanna alle ore 21,37. Dopodiché, 9
minuti per effettuare la coincidenza e prendere il treno regionale (composto
di carrozze tipo 4) in direzione di Vevey, luogo del nostro
soggiorno, in un albergo vicinissimo alla stazione.
Lì, contenti di
trovare la calma nella nostra camera, ci siamo addormentati sognando la piacevole prospettiva delle prossime quattro giornate.
Giovedì 8 maggio:
Dopo una prima colazione corroborante, eccoci partiti alla volta di
Montreux per visitare gli impianti ferroviari ed il deposito della compagnia MOB
(Montreux-Oberland Bernese). Materiale rotabile a scartamento
metrico costituito da 20 automotrici (serie 3000, 4000,
5000, Beh 71 a 75 ex CEV, 7000 ex CEV) [CEV = Chemins de fer
Electriques Veveysans], 10 locomotive elettriche (serie 6000 e
8000) e 60 carrozze viaggiatori.
Il
deposito della Compagnia MOB a Montreux.
Vista generale.
Elettromotrice all'interno del deposito.
Altra
Elettromotrice all'interno del deposito.
Dopo questa prima immersione nell’ambiente
ferroviario svizzero, ci trasferiamo ai Rochers de Naye prendendo un
filobus da Montreux a Territet, poi la funicolare da Territet a
Glion (un percorso di 6 minuti), e infine un’automotrice a due casse, speciale per il COPEF, da
Glion ai Rochers de Naye, dove arriviamo puntuali per il pranzo.
Due treni della funicolare Territet-Glion (a sinistra: odierna –
a destra: storica).
La nostra automotrice in stazione dei Rochers de Naye.
Altro convoglio nella stazione dei Rochers de Naye.
Pranziamo nel ristorante panoramico dei Rochers
de Naye, a 1973 metri, dalla cui terrazza ci
godiamo una splendida vista
su tutta la valle. Per fortuna il bel tempo ci permette di
apprezzare ancora di più la maestà del panorama. Ci viene servito un
menù tipico
“montanaro”: piatto di carne essiccata e fondue al formaggio con
contorno di patate.
Panorama dai Rochers de Naye.
Dopo pranzo ritroviamo il nostro treno speciale
fino a Glion, dove ci fermiamo per visitare il deposito della linea
dei Rochers de Naye (qui si trova, fra l’altro materiale, il nuovo
spazzaneve).
La nostra automotrice fermata a La Perche, e . . .
. . . al deposito di Glion.
Esterno del deposito di Glion, e ...
... un rotabile ricoverato all'interno.
Il
nuovo spazzaneve.
Poi riprendiamo di nuovo la funicolare Glion-Territet
ed il treno per Montreux.
A Montreux ci aspetta il Direttore del MOB per
farci una conferenza sulla sua rete (linee e materiale - passato,
presente e futuro). Ci riserva una bellissima accoglienza: dopo la
sua relazione molto interessante e molto documentata, eccoci
invitati ad un aperitivo buffet molto abbondante! Il solo problema è che siamo attesi per la cena, subito dopo, in un
ristorante vicino… Tuttavia alcuni partecipanti decidono di
saltare il pasto e di rientrare direttamente in albergo!
Venerdì 9 maggio:
Come ogni giorno, torniamo a Montreux, ma
questa volta per prendere il
“Treno del Cioccolato” riservato per
il nostro gruppo e composto: da una locomotiva
GDe 6000 e da 3 carrozze di
lusso di 1a classe (le carrozze
Pullmann As 102 + Ars 101
+ la carrozza panoramica Ast 11x), fino a Bulle.
Il nostro “Treno del cioccolato” in stazione di Montbovon.
Una carrozza Pullmann del “Treno del cioccolato”.
La carrozza panoramica del “Treno del Cioccolato”.
Tre viste interne delle carrozze Pullmann.
A Bulle sostiamo
un’ora per la visita all’officina di Blanchy della Ferrovia GFM
(Gruyère-Friburgo-Morat) che adesso è integrata nei TPF (Trasporti
Pubblici di Friburgo). Visita breve ma interessante.
Il nostro treno fermato all’officina di Blanchy.
All'interno dell'officina di Blanchy.
Un rotabile in manutenzione.
Risaliamo poi sul nostro treno speciale fino a
Broc-Fabrique, dove visitiamo la fabbrica di cioccolato
Cailler-Nestlé. Se siete golosi, non andateci ! perché molte sono le
tentazioni ! Infatti, dopo una visita che ci racconta la storia del
cioccolato e della sua lavorazione e ci mostra i procedimenti di
produzione, arriviamo in una stanza nel cui centro si trova una gran
tavola, con sopra tutti i cioccolatini prodotti da questa fabbrica.
Ed i visitatori ne fanno il giro, assaggiando quanti cioccolatini
desiderano. Vi lascio immaginare…
La fabbrica di cioccolato Cailler-Nestlé.
Finite la visita, la degustazione e le compere,
prendiamo un treno GFM a destinazione di Gruyères. Lì pranziamo al
ristorante della
“Maison du Gruyère” vicinissima alla stazione.
Dopo pranzo, ci aspetta un pullman speciale che
ci porta in centro (a Gruyères-Village) per la visita al castello
medievale, un tempo dei Conti di Gruyères.
Il villaggio di Gruyères, patria del tipico formaggio svizzero.
Il castello dei Conti di Gruyères (anno 1115).
Un salottino all'interno del castello.
La "sala della caccia" del castello. Qui
venivano conservati tutti gli strumenti venatori dei Conti.
I magnifici giardini del castello con siepi di
forma geometrica.
Ritorno con lo stesso pullman fino alla stazione.
Tempo libero per una visita alla “Maison du Gruyère”,
un caseificio dove si può vedere come viene prodotto il famoso
formaggio.
La “Maison du Gruyère”, fabbrica del tipico formaggio.
Reparto stagionatura dei formaggi prodotti dalla “Maison du
Gruyère”.
Alle ore 17,40 riprendiamo lo stesso treno
speciale della mattina che ci riporta a Montreux, poi un treno
regolare FFS da Montreux a Vevey.
Giunti all’albergo, abbiamo la sorpresa di
essere invitati dal Presidente del COPEF ad un aperitivo nel
giardino dell’albergo. Poi ceniamo nel ristorante dell’albergo.
Sabato 10 maggio:
Per l’ultima volta, andiamo da Vevey a
Montreux, dove prendiamo il treno “Golden Pass Panoramico Espresso”
blu e oro, con la carrozza di testa dalla grande vetrata che
permette di avere
la stessa visuale del macchinista.
Treno “Golden Pass Panoramico Espresso” in stazione di Montreux.
Il treno parte da Montreux alle ore 9,44 per arrivare a
Château-d'Oex, dove scendiamo, alle ore 10,42. Lì abbiamo un’oretta
di tempo libero per una visita del paese, e il luogo di ritrovo è
fissato al ristorante “Le Chalet”
in cui pur pranzando assistiamo
alla fabbricazione del formaggio locale su un fuoco di legna, in
mezzo alla sala del ristorante.
La fabbricazione del formaggio al ristorante "Le Chalet" di Château-d'Oex.
Dopo pranzo, torniamo alla stazione dove ci
aspetta un treno speciale (automotrice
“4000”) che ci porta verso
Zweisimmen e Lenk passando per Saanenmöser, Oechseite e Gstaad.
Diverse soste-foto sono previste sul tragitto. Percorriamo
integralmente la linea sullo stesso treno: partiti da
Château-d'Oex alle
ore 13,30, siamo di ritorno a Montreux alle ore 18,33.
La nostra automotrice in stazione di Château-d'Oex.
Il nostro convoglio in sosta nella stazione di Lenk.
La fine della serata è libera. Ne approfittiamo
per salire al Mont Pèlerin, dal quale si domina tutta la città di
Vevey, prendendo la funicolare Vevey-Mont Pèlerin. Il percorso dura
11 minuti, e tanto la salita quanto la discesa sono molto
impressionanti, dato che il pendio è ripido.
Vevey: la funicolare Vevey-Mont Pèlerin.
Domenica 11 maggio:
Un treno speciale della Blonay-Chamby (automotrice BCFe 11 ex-MOB)
viene a prenderci a Vevey alle ore 8,30 per portarci, via la linea
che va da Blonay a Chamby, all’officina del MOB di Chernex, che
visitiamo.
Il nostro treno storico, automotrice MCM n. 6 del 1909, nella
stazione di Vevey.
Linea Blonay-Chamby: il nostro treno sul viadotto della Baye de
Clarens, e . . .
. . . a "Vers chez Robert".
Nelle officine di Chernex della ferrovia MOB.
Ne ripartiamo
alle ore 10.40 in direzione di Chamby e di Chaulin. Lì si trova il
Museo della Ferrovia della Blonay-Chamby, che visitiamo: vi è ospitata una delle più belle collezioni di materiale rotabile
storico a scartamento metrico in Svizzera.
La suggestiva e caratteristica stazione di Chamby.
Il Museo della Ferrovia della Blonay-Chamby a Chaulin.
Vecchio spazzaneve ad elica costruito nel 1912 dalla SLM ed ora
al Museo della Blonay-Chamby.
Vecchi rotabili in bella mostra al Museo della Blonay-Chamby.
Carrozza del tipo "giardiniera" esposta al Museo della
Blonay-Chamby.
Bellissima locomotiva costruita nel 1913 dalla SLM ed in
servizio sulla Blonay-Chamby.
All’ora di pranzo, ci accomodiamo nel
ristorante del Museo dove, dopo un’attesa di un’ora, ci viene
finalmente servito un “piatto valdese" di affettato misto.
Riprendiamo un treno del Blonay-Chamby alle ore
14,30 fino a Blonay, dove abbiamo la coincidenza con un treno
regolare della Compagnia “Chemins de Fer Veveysans” in direzione
di Les Pléiades. Sosta di un’ora, alquanto perturbata da un
temporale.
Convoglio della Compagnia CEV in stazione di Blonay.
Ripartiamo da Les Pléiades alle ore 16.31 con un treno regolare,
in direzione di Vevey dove arriviamo alle ore 17,21, con una stretta
al cuore perché segna la fine di queste 4 bellissime giornate.
Infatti abbiamo solo un quarto d’ora per andare in fretta
all’albergo a prendere i bagagli e tornare alla stazione prima di
salire sul treno FFS delle ore 17,40 per Losanna. Lì cambiamo treno:
ritroviamo il TGV Lyria delle ore 18,24 a destinazione di Parigi
Gare de Lyon (arrivo alle ore 22,15). Fine del viaggio!!!
|