Siamo partiti
da Parigi Gare de Lyon il mercoledì 1°
luglio con il TGV delle ore 10.41 per
arrivare a Torino Porta Susa alle ore
16.14. Partiti da Parigi con un sole caldissimo,
siamo arrivati a Torino con un caldo
ancora più intenso. Dopo esserci sistemati
in un albergo vicinissimo alla stazione, siamo
andati a girare per la città con diversi scopi:
procurarci qualche documento necessario al
nostro soggiorno (piantina della città, mappa
dei trasporti di Torino, ecc), orientarci un
po’, e cominciare a scattare qualche foto di
tram e di autobus.
Due immagini della stazione di Torino Porta
Susa: la vecchia e la nuova.
Torino: un tram in via Cernaia.
Torino: due convogli tramviari tram in
piazza XVIII dicembre.
Ma le cose serie sono cominciate davvero il
giovedì 2. La mattina è stata infatti dedicata
alla visita al Deposito di Torino Smistamento,
dove si trovano i mezzi storici della Fondazione
FS con sede in Piemonte e che sono affidati alle
cure dell’Associazione FERALP Team. Le
locomotive e le carrozze in grado di circolare
si trovavano prima al Museo Ferroviario di
Bussoleno e sono state poi trasferite al
Deposito Locomotive di Torino Smistamento dopo
l’incendio del Museo nel 2012.
Per questa
visita, come per
tutte le altre
di carattere
tecnico, ci ha
accompagnato il
prof. Zampa.
Spiegazioni ci
sono state date
da un gentile
funzionario
dell’impianto.
Nella rotonda
detta TD
(Trazione
Diesel) abbiamo
visto la
locomotiva a
vapore 940.041,
le locomotive
elettriche E
424.075, E
428.058, E
636.002 e
l’automotrice
diesel ALn
772.1033 del
Museo
Ferroviario
Piemontese
ospite per
alcuni lavori di
manutenzione.
Il deposito di Torino Smistamento.
La locomotiva a vapore 940.041 e la
locomotiva elettrica E 424.075.
La locomotiva elettrica E 428.058 e le sue
targhe originali in bronzo.
La locomotiva elettrica E 636.002 e le
targhe in alluminio.
L’automotrice diesel ALn 772.1033 del Museo
Ferroviario Piemontese.
Fuori, su un
binario, si
trovava un treno
storico composto
di carrozze
“Centoporte”,
fra cui la Cz
37411, una
centoporte
(originariamente
di terza
classe)
magnificamente
trasformata in
carrozza-bar-salottino.
La carrozza “Centoporte” Cz 37411, il
salottino ed il bar.
Dopo la visita, abbiamo fatto appena in tempo a
raggiungere la stazione di Torino Porta Nuova
per filmare la partenza della Freccia Rossa
1000-07.
La Freccia Rossa 1000-07 nella la stazione
di Torino Porta Nuova.
Nel pomeriggio, avendo progettato la visita al
Museo Ferroviario Piemontese di Savigliano,
abbiamo preso un treno regionale a Torino Porta
Nuova, che ci ha portato alla stazione di
Savigliano.
La stazione di Savigliano.
Da lì, abbiamo dovuto camminare, e camminare, e
camminare ancora, sotto un sole cocente lungo
una strada che non finiva mai, senza la pur
minima possibilità d’ombra. Non dimenticheremo
mai quel percorso di tre quarti d’ora! Appena
arrivati al museo, subito dopo aver fatto i
biglietti, ci precipitammo al bagno per passarci
acqua fresca sul viso e sulle braccia e bere,
bere, bere … Solo dopo avere ritrovato un minimo
di forze, abbiamo potuto cominciare la visita e
apprezzare l’interessante materiale presentato
nel museo, sotto una pensilina a forma di
rotonda.
In particolare, abbiamo visto la locomotiva
prototipo Diesel D 461.1001 (del 1961),
l’automotrice ALn 776.1001 (del 1939), la
locomotiva elettrica trifase E 431.027 (del
1924), la locomotiva a vapore 422.009 "Lucia"
(del 1911), la carrozza di III classe a 3 assi
con compartimento bagagli CDiy 67020 (del 1931),
e lo spartineve VNX 806.221 ex locomotore FS
gruppo E 550 (del 1966).
Il Museo Ferroviario Piemontese di
Savigliano.
La locomotiva a vapore 422.009 "Lucia".
La carrozza "centoporte" di III classe CDiy
67020.
La locomotiva prototipo Diesel D
461.1001 e l’automotrice ALn 776.1001
La locomotiva elettrica trifase E 431.027 e
lo spartineve VNX 806.221
Ma molti altri
mezzi,
locomotive,
carri e
carrozze, stanno
aspettando un
restauro, e
stanno patendo
le intemperie
perché non
protette. Altri
vengono
conservati allo
scopo di
ricavarne parti
di ricambio da
utilizzare nel
restauro di
altri esemplari.
Piattaforma girevole e galleria di rotabili
in attesa di restauro.
Un altro reparto del museo è dedicato agli
oggetti ferroviari (divise, segnalazione, ecc).
I ferromodellisti ci possono anche appagare la
loro passione in mezzo alle varie vetrine di
modellini,ed ammirare un gran plastico.
All'interno del Museo sono custoditi
pregevoli cimeli.
Il plastico ferroviario in scala H0.
Terminata la visita, bisognava tornare alla
stazione, e la sola idea di dover rifare quel
penoso percorso ci scoraggiava. Per
fortuna, il signore alla cassa ci indicò una
strada molto più breve e molto più “comoda”.
Il
venerdì 3 mattina, avevamo
programmato la
visita alla
basilica di
Superga. Per
andarci,
prendemmo il
convoglio della
tranvia a
dentiera Sassi –
Superga,
composta da una
motrice
bidirezionale a
2 carrelli (D3)
e da un
rimorchio chiuso
(D11). Nella
stazione
inferiore, si
trova in
monumento la
motrice storica
209 dell’ATTS
(Associazione
Torinese Tram
Storici).
La tranvia a dentiera Sassi - Superga: la
stazione inferiore di Sassi e quella superiore a
Superga.
Vettura rimorchiata chiusa D11, e la motrice
bidirezionale D3.
Il convoglio tramviario lungo il percorso della
tranvia, e la motrice storica 209
dell’ATTS.
Nel primo pomeriggio, abbiamo visitato
l’officina GTT (Gruppo Torinese Trasporti) dello
Stabilimento Tortona, il quale si occupa della
manutenzione delle tranvie. All’entrata, abbiamo
dovuto calzare sovrascarpe di protezione prima
di avviarci all’interno. Lì, vari tram erano in
revisione. Abbiamo potuto vedere un tornio in
fossa per la riprofilatura delle ruote dei
carrelli. In fondo, vi era una la motrice
storica 116 dell’ATTS, ma non ci fu permesso di
avvicinarci.
L’officina GTT dello Stabilimento
Tortona, e rotabili in costruzione.
Interno dell'Officina con casse in
lavorazione.
Carrelli pronti da montare, ed il tornio in
fossa.
Dopo, per finire
la giornata
rimanendo nel
campo del
trasporto, siamo
andati a
visitare
l’eccezionale
Museo
dell'Automobile
"Avv. Giovanni
Agnelli", ma non
ne parlerò qui,
visto che vi ho
anticipato che
questa mia
recensione si
sarebbe limitata
al ferroviario.
Abbiamo iniziato la mattina del
sabato 4 con la visita
all'officina di Ponte Mosca nell’area
dell’ex-stazione di Porta Milano a Borgo Dora.
Lì, sono restaurati treni storici da volontari
del MFP (Museo Ferroviario Piemontese), e uno di
loro ci ha fatto gentilmente da guida, dandoci
le spiegazioni necessarie.
Attualmente
stanno
restaurando la
locomotiva a
vapore FS
640.122 del
1910, la piccola
locomotiva T3 e
una vettura a
cassa in legno
B9, la prima
carrozza
utilizzata sulla
ferrovia
Torino-Ceres a
partire dal
1925.
La vecchia stazione di Porta Milano vista
dal lato strada, e dal lato binari.
L'officina di Ponte Mosca, e la locomotiva a
vapore FS 640.122
La cabina della piccola locomotiva T3, ed il
suo telaio.
Una vettura a cassa in legno B9 in fase di
restauro.
Davanti all’ex-deposito della stazione di Porta
Milano era esposta la locomotiva a vapore FS
640.071. Fra i mezzi presenti sul sito si
trovava la locomotiva americana USATC S.160,
una delle due unità che restarono in Italia e
numerata FS 736.086, l’altra unità porta il n.
736.114 ed è conservata presso il Museo di
Pietrarsa.
La locomotiva a vapore FS 640.071
La locomotiva americana USATC S.160 n.
3292, ed una locomotiva elettrica gruppo E 626.
4
Nel recinto
dell’officina si
trova un
edificio GTT per
la manutenzione
dei carrelli,
con una
piattaforma
girevole del
1882.
Ogni fine
settimana sulla
linea 7
circolano tram
storici. Però,
dal mese di
aprile, per via
di varie
costruzioni
sistemate nei
Giardini Reali
in occasione
dell’ostensione
della Sindone
nel Duomo, il
percorso della
linea 7 è stato
modificato ed il
suo capolinea
spostato a
Piazza Gran
Madre, invece di
Piazza Castello.
Da questa
modifica è
risultata anche,
sfortunatamente,
la sospensione
del tram
ristorante in
cui avevamo
progettato di
cenare per
festeggiare un
compleanno ...
Ma torniamo ai
giri che abbiamo
fatto sui tram
storici nel
pomeriggio del
sabato, ed anche
la serata della
domenica: il
sabato circolava
solo la motrice
2847, mentre la
domenica erano
in due: la
stessa 2847 e la
2759 detta "due
camere e
cucina".
Locandina del
tram storico
2847 (in alto);
il tram in corsa
ed al capolinea
provvisorio in
Piazza Gran
Madre.
Locandina del
tram storico
2759 (in alto);
il tram in corsa
ed al capolinea
provvisorio in
Piazza Gran
Madre.
Il 2847 ed il 2759 s’incrociano.
Prescindendo dalla nostra cattiva scelta
riguardo al periodo (solleone da una parte, e
soppressione di certi mezzi o modifica del loro
percorso), siamo stati entusiasmati dal nostro
viaggio a Torino e ne serbiamo un ottimo
ricordo. Perciò ringraziamo di nuovo tutte le
persone che ci hanno permesso di realizzarlo. |