Venerdì 1° dicembre 2017, durante un nostro soggiorno a Torino, abbiamo
fatto una gita a Genova dove ci ha fatto da guida il nostro
amico prof. Giovanni Zampa.
Partiti da Torino Porta Nuova col treno regionale delle ore 8.20, siamo
arrivati a Genova Principe alle ore 10.30. Da lì, abbiamo
subito preso l’ascensore di Montegalletto, un
curioso impianto unico in Italia che, dal 2004, è costituito
da una funicolare orizzontale che si
trasforma poi in ascensore. Infatti in un primo tempo
percorre un tratto di oltre 250 metri in orizzontale, poi,
in un secondo tempo, entra in una struttura proprio da
ascensore per effettuare una salita in verticale di 70
metri. La tratta verticale risale al
1920 è fu
costruita dalla Poma Italia.
Notiamo la sua
completa automazione, il che non necessita nessuna presenza
di personale sul posto.
L’ascensore Montegalletto: l’ingresso
in via Balbi e
l’entrata della cabina.
La galleria ed una delle due cabine.
L’uscita in
corso Dogali ed i dati tecnici.
Entrati in via
Balbi, si esce in corso Dogali.
Abbiamo poi preso l’autobus n° 36, il cui percorso offre una magnifica
vista panoramica sulla città di Genova. Siamo scesi alla
fermata «Manin» per raggiungere la stazione della
Ferrovia Genova-Casella.
Un mosaico nella stazione di Genova Porta Manin,
raffigurante la Ferrovia Genova-Casella.
Lì abbiamo preso la corsa delle ore 12.02 con l’elettromotrice A1,
costruita nel 1929 da
Carminati&Toselli
e TIBB (parte elettrica) e ricostruita
negli anni ‘80 dalla FGC.
L’elettromotrice A1.
Siamo scesi a
Casella Deposito; qui abbiamo visitato la rimessa delle
vetture in
presenza del Direttore di Esercizio della FGC che ci ha
fatto
il favore di accompagnarci. Lì erano parcheggiati
al fine della
manutenzione la carrozza C60 (costruita nel 1996 da Firema/Officine di Cittadella) agganciata all’elettromotrice A5
(ex-Ferrovia Spoleto-Norcia, costruita nel 1926 dalla
Carminati&Toselli-Tibb/Casaralta-Tibb), le
carrozze a carrelli di tipo corto C103 e C104 (ex-Ferrovia
Elettrica Val di Fiemme, costruite nel 1929 dalle Officine
Casaralta/Ditta Luigi Conti) utilizzate generalmente in
composizione al treno storico, e la carrozza bar C22 anche
in composizione al treno storico.
Casella Deposito: la carrozza C60, con l’elettromotrice A5
e la carrozza C103.
La carrozza bar C22 e la sua targa.
L’interno della carrozza bar C22.
Il
ritorno da Casella Deposito a Genova Piazza Manin si è
effettuato sull’elettromotrice A9, costruita nel 1994 da
Firema
Officine di Cittadella. Sulla A9
sono stati montati i carrelli del locomotore B52
(successivamente demolito), mentre l’elettromotrice A8
(stesso costruttore e stesso anno di costruzione) utilizza i
carrelli provenienti dal locomotore B51 (ceduto nel 2009
alla Trentino Trasporti).
L’elettromotrice A9 in stazione di Genova Piazza Manin e
la A8 nella stazione di Genova P. M..
Il locomotore 29: con la carrozza C50, davanti all’officina
di Genova P.M. e con sullo sfondo il Castello Mackenzie.
La targa del locomotore 29 ed il suo banco di manovra.
A
Genova P. M., parcheggiato davanti all’officina, in corso di
restauro, stava il locomotore 29, costruito nel 1924 dalla
Carminati&Toselli/TIBB per conto della Ferrovia Adriatico Appennino, detta
anche Sangritana, che lo cedette alla FGC nel 1960. Eseguiti
diversi interventi, fra cui la sostituzione del pantografo
classico con uno a stanghe (che ancora oggi lo caratterizza), fu messo in regolare servizio nel 1962.
Attualmente risulta il più longevo locomotore elettrico
funzionante in Italia, con 94 anni di servizio, e fa parte
del treno storico con al traino le carrozze C103 e C104 e la
carrozza bar C22.
Su un altro binario stava il locomotore diesel D1.
Costruito nel
1964 dalla Gmeinder & Co tedesca, viaggiò su linee tedesche
fino al 1985, anno in cui venne ceduto alla Gleismac
Italiana SpA che dopo diverse revisioni lo cedette alla FGC.
Nel 2008 subì un completo revamping presso la società Tesmec
Service Srl di Monopoli (BA) e venne riconsegnato alla FGC
nel 2014.
Il locomotore diesel D1 nella stazione di Genova P.M..
Dopo questa
visita molto interessante, abbiamo preso l’autobus n°49 per
andare alla stazione di Genova Brignole.
La stazione di Genova Brignole.
Lì, abbiamo preso
la
metropolitana (che è
una metropolitana leggera) fino
al capolinea Brin per percorrere la linea nella sua totalità,
e da Brin l’abbiamo ripreso fino alla stazione Principe.
La linea è gestita
dall’AMT (Azienda Mobilità e Trasporti di Genova), una
società ad economia mista tra il Comune di Genova e Veolia
Transdev, società francese di trasporti pubblici.
È una
linea lunga 7,1 km a doppio binario, a corrente continua 750
V, che include 8 stazioni. La prima tratta (Brin-Dinegro) fu
aperta nel 1990 in occasione del Mondiale di calcio,
l’ultima tratta (De Ferrari-Brignole) entrò in servizio nel
2012. Le stazioni Principe e Brignole sono direttamente
collegate con le stazioni ferroviarie omonime grazie a
sottopassi.
La metropolitana di Genova al capolinea Brin e
Mappa della linea.
Alla stazione di
Genova Principe, abbiamo preso il treno regionale delle ore
16.10 per arrivare a Torino Porta Nuova alle ore 18.30.
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