Ma il 4 dicembre non era solo il
giorno del "Trolley Festival", era anche il
giorno di Santa Barbara, patrona dei Vigili del
Fuoco. Perciò quel giorno, in Piazza Castello
già con gli addobbi natalizi, il Comando Provinciale
dei Vigili del Fuoco di Torino celebrava la loro
Santa Patrona con una grande festa aperta a
tutti, comprendendo un’esposizione di automezzi
storici e moderni, dal più anziano (una pompa a
mano del 1860) alle moderne autopompe.
Festeggiamenti di Santa Barbara in Piazza
Castello. Esposizione di automezzi dei vigili
del fuoco.
Il lunedì 5 è stata una giornata del tutto
ferroviaria che abbiamo trascorso in compagnia
del Prof. Giovanni Zampa di Torino, nostro
amico che nel 2015 ci organizzò tante
bellissime visite ferroviarie. In programma:
La linea Torino-Ceres.
La Ferrovia Torino-Ceres
è una linea ferroviaria della Provincia di
Torino attualmente gestita dal Gruppo Torinese
Trasporti (GTT) dal 2003. In passato era gestita
dalla società SATTI (Società per Azioni Torinese
Trasporti Intercomunali), subentrata nel 1981
alla FTC (Ferrovia Torino-Ceres) e ancora prima
dalla FTN (Ferrovia Torino Nord) fino al 1967.
La linea fu costruita poco a poco: il primo
tratto, tra la stazione di Torino Porta Milano e
Venaria Reale, fu inaugurato il 18 aprile 1868,
mentre l’intera linea, lunga 42 km, fu terminata
il 17 giugno 1916.
Il 20 ottobre 1920, la Torino-Ceres fu la prima ferrovia al mondo ad
aver adottato la trazione elettrica a corrente
continua ad alta tensione (4000 V). Fino al 1988
la linea partiva dalla stazione di Torino Porta
Milano. Ma alla fine degli anni ’80, la linea è
stata rimodernata ed interrata nel comune di
Torino; in concomitanza dei lavori è stata
dismessa la stazione di Torino Porta Milano ed
il capolinea è stato arretrato alla stazione di
Torino Dora, costruita per l'occasione. La linea
era collegata alla linea RFI Torino-Milano
quando questa era in superficie. Ma quando la
linea RFI è stata interrata al momento della
realizzazione del Passante, venne dismessa la
stazione di Torino Dora RFI e conseguentemente
il raccordo della linea Torino-Ceres con la
linea RFI. La stazione di Torino Dora RFI fu
abbattuta il 18 marzo 2011.
La stazione di Torino Dora.
Siamo partiti da Torino Dora col treno delle ore
8.43 in direzione di Cirié dove siamo arrivati
alle ore 9.11. Alla stazione ci aspettava
l'ingegnere responsabile della sottostazione
elettrica per farcela visitare. Le spiegazioni
molto complete e molto interessanti che ci ha
dato, denotavano una gran passione da parte sua.
La stazione di Cirié.
La sottostazione elettrica di Cirié risalente al
1919.
Questa SSE è classificata monumento storico e
contiene le attrezzature delle origini.
Costruita nel 1919; ivi è condensata la storia
della conversione della corrente dagli albori ai
giorni nostri. Per quelli che se ne intendono e
s’interessano d’energia elettrica, fornisco i
dati tecnici di questa SSE.
Inizialmente vennero
collocati 2 gruppi rotanti; l’energia veniva
fornita dalla Società Anonima Elettricità Alta
Italia sotto forma di corrente trifase alla
tensione di 22 kV proveniente o dalla centrale
idroelettrica di Funghera o dalla centrale
termica di Torino. Mediante 2 trasformatori
trifasi in olio da 800 kVA ciascuno, la tensione
veniva ridotta a 500 V; una presa a 250 V
serviva per l’avviamento del motore sincrono del
gruppo convertitore. Ciascun gruppo convertitore
è composto da 5 macchine coassiali, montate
sullo stesso albero rotante a 1000 giri/min. e
cioè il motore sincrono trifase nel centro, 2
dinamo generatrici in serie, poste una per parte
del motore, e 2 eccitatrici, una per il motore,
l’altra per le dinamo, portate di sbalzo agli
estremi del gruppo. Il motore sincrono trifase
da 716 kW si avviava come motore asincrono alla
tensione di 250 V, quindi veniva commutato sul
500 V appena raggiungeva la velocità di
sincronismo; le 2 dinamo, collegate in serie per
raggiungere la tensione di 4000 V hanno una
potenza ciascuna di 325 kW e sono ad eccitazione
indipendente. L’eccitazione indipendente è data
dalla dinamo eccitatrice a 60 V e, sulla sua
eccitazione, agisce il regolatore automatico
Brown Boveri che provvede a mantenere la
tensione costante. Dei 2 gruppi rotanti
originali, questo è rimasto in funzione fino al
1976, mentre l’altro fino a pochi anni fa era
conservato presso l’I.E.N. "G. Ferraris" di
Torino. Già nel 1926, venne installato, in via
sperimentale, un gruppo di conversione a vapori
di mercurio esafase da 800 kW con raffreddamento
ad acqua. Visti i buoni risultati, nel 1942
viene smontato un gruppo rotante ed al suo posto
fu collocato un secondo mutatore a vapori di
mercurio sempre esafase da 1200 kW con
raffreddamento ad aria. Nel 1982 avvenne la
fornitura del primo gruppo statico con diodi al
silicio collegati a ponte di Graetz trifase da
2000 kW: questo determinò la messa a riposo del
primo mutatore dopo 56 anni di ininterrotto
servizio. Il secondo mutatore ha funzionato fino
al 1984, anno in cui la SSE è stata
temporaneamente posta fuori servizio per
permettere radicali lavori di ammodernamento.
Nel 1988 si è concretizzata la fornitura di un
secondo gruppo statico identico al precedente.
Notevoli sono le apparecchiature di comando e
regolazione poste sui pannelli di marmo ai lati
del salone
Interno della SSE ed apparecchiature di comando
e regolazione.
Nel 1998 è avvenuto un altro importante salto
tecnologico: è stato installato il posto
computerizzato di telecomando di tutti gli
impianti di trazione elettrica, prima
installazione in ambito di Ferrovie Concesse. Da
questo Posto Pilota è possibile telecomandare
attualmente sia questa SSE, che quella di Rigola,
e quella di Germagnano, attivata in occasione
della riapertura della tratta Germagnano-Ceres
avvenuta il 16/11/2008, nonché gli impianti TE
della tratta Settimo-Rivarolo sulla Ferrovia del
Canavese attivati nel 2001.
Il posto computerizzato di telecomando.
Abbiamo visitato poi il deposito e l’officina di
manutenzione per tutti i rotabili della linea.
Interno dell'Officina di manutenzione di Cirié,
ed un E 626 in attesa di restauro.
Ripreso il treno a Cirié, ci aspettava una sosta
a Lanzo.
La caratteristica stazione di Lanzo ed il suo
interno.
Poi direzione Ceres, con una coincidenza a
Germagnano. Arrivati a Ceres, abbiamo camminato
un po’ per raggiungere il viadotto Ceres. Lì
abbiamo aspettato il passaggio del prossimo
treno per poterlo fotografare sopra il viadotto.
Questo ponte, lungo 190 metri è una peculiarità
della linea, con un'unica luce di 50 metri in
cemento armato sulla Stura della Valgrande.
La stazione di Ceres vista dal lato strada.
Lo spettacolare viadotto di Ceres.
Ripreso il treno a Ceres alle ore 14.19
siamo arrivati a Torino Dora alle ore 15.38. Da lì, un autobus ci ha portati al museo
Ponte Mosca, nella stazione omonima, anche
denominata stazione di Torino Porta Milano, la
quale era il capolinea della Ferrovia Torino-Ceres. Attualmente l'edificio, mutata la
sua destinazione d'uso, ospita la sede
distaccata del Museo Ferroviario Piemontese e
l'officina manutenzione carrelli dei rotabili
ferroviari del GTT.
Lì sono restaurati treni
storici da volontari del Museo Ferroviario
Piemontese.
Il museo Ponte Mosca, vista generale.
Questo museo, l’avevamo già visitato nel
2015, sempre grazie al Prof. Zampa, e
accompagnati da uno dei volontari che ci fece da
guida. Ma allora non avevamo potuto avere
accesso ad un capannone dentro cui si trovavano
due motrici della Torino-Ceres. Questa volta ci
è stato possibile vederle mentre erano in
restauro: si tratta della locomotiva elettrica
FTC 13 e dell’automotrice elettrica FTC 16. La
13 faceva parte di un gruppo di 5 locomotive
elettriche a corrente continua a 4 kV costruite
tra il 1920 ed il 1921 in seguito
all'elettrificazione della ferrovia Torino-Ceres.
Costruite dalla Carminati & Toselli con la parte
elettrica del TIBB. La 13 continuò ad effettuare
servizio fino alla fine degli anni ottanta,
quando la tensione di alimentazione della linea
di contatto fu portata da 4 kV a 3 kV per
uniformarla con quella delle FS.
La locomotiva elettrica F.T.C. 13 e la sua
targa.
La 16 fu costruita nel 1924 dal TIBB (Tecnomasio
Italiano Brown Boveri) per la parte elettrica e
dalle Officine Moncenisio di Condove. A corrente
continuo a 4 kV. In esercizio sulla FTC fino al
1973.
L'automotrice elettrica F.T.C. 16, il suo posto
di guida ed il suo interno.
Abbiamo visitato anche un piccolo museo del GTT
in alcune cantine di un fabbricato della
stazione di Ponte Mosca.
Alcuni dei cimeli esposti nel piccolo Museo del
GTT.
E questa è stata l’ultima giornata del
nostro breve soggiorno a Torino. L’indomani,
preso il TGV delle ore 7.39 alla stazione di
Torino Porta Susa, siamo arrivati a Parigi Gare
de Lyon alle ore 13.15.
Davvero rilevante il bottino in termini di
immagini, ma soprattutto di bei ricordi delle
cose ferroviarie viste e delle belle persone
incontrate. In particolare esprimiamo, io ed
Yves, un ringraziamento al prof. Zampa per la
disponibilità dimostrata. Ancora una volta,
l’Italia non ci ha delusi! |