Grazie alla sensibilità del
personale aziendale è stato possibile evitare
che il vecchio quadro fosse avviato allo
smaltimento come rifiuto speciale (peraltro la
stazione Colli Aminei confina proprio con
un’isola ecologica!) ed è stato accantonato nel
deposito di Piscinola.
Un gruppo di appassionati ha
recentemente provveduto al suo recupero
smontando i vari moduli dall’interno dell’enorme
e pesante cassone che nella sua interezza misura
circa 6 m. In corso d’opera si è presentata
l’opportunità di mostrare al pubblico una parte
del sinottico nell’ambito della Fiera del
Baratto e dell’Usato, tenutasi nel week-end
del 9/10 aprile, grazie al Clamfer, che ogni
anno viene invitato a partecipare a tale
manifestazione esponendo plastici e diorami.
Una parte del quadro sinottico nel deposito di
Piscinola durante i lavori di recupero (foto
Rosario Saccone).
Per la limitatezza degli spazi
disponibili si è scelto di mostrare la sola
porzione riguardante la tratta
Vanvitelli-Medaglie d’Oro che esattamente 25
anni or sono (aprile 1991) vide le prove di
circolazione dei primi 3 treni i quali tra
novembre 1990 e febbraio 1991 furono calati da
via Bernini (il deposito all’epoca era ancora
ben lungi dall’essere costruito) laddove la
linea è stata realizzata con la tecnica “a cielo
aperto” e corre a 12 metri sotto il piano
stradale. Inoltre su tale tratta era possibile
simulare un esercizio ferroviario coerente con
un treno in scala H0.
Si è dunque provveduto a
realizzare un piano di binari che riproducesse,
anche se non in scala esatta e lasciato
volutamente al grezzo su un tavolato di
compensato, quello realmente presente sulla
tratta prescelta opportunamente sezionato in
modo che ogni segmento corrispondesse ad un
circuito di binario rappresentato sul quadro
sinottico. Grazie ad una scheda elettronica
appositamente costruita, composta da diodi e
reed-relè per rilevare la presenza del treno in
ogni sezione, è stato possibile far accendere i
led al passaggio del treno simulando il
funzionamento del sinottico in maniera fedele
alla realtà. Purtroppo per il materiale
rotabile, non esistendo alcuna riproduzione
modellistica di treni della metropolitana (non
solo di Napoli), si è dovuti ricorrere alla
circolazione di comuni convogli commerciali
(persino una vaporiera!).
La parte di quadro sinottico esposta alla Fiera
del Baratto con i trenini che, occupando le
varie sezioni di binario,
facevano illuminare le relative sezioni
rappresentate (foto Rosario Saccone).
Un’immagine un po’ più scura per evidenziare i
LED accesi dal passaggio del trenino in scala
H0, proprio come avveniva coi
treni reali (foto Rosario Saccone). I
visitatori della mostra hanno così avuto
l’opportunità di conoscere una parte del “dietro
le quinte” del funzionamento della metropolitana
dal momento che, per ovvi motivi di sicurezza,
la sala di controllo non è un luogo aperto al
pubblico e la quasi totalità dei viaggiatori ne
ignora completamente l’esistenza.
A breve il sinottico verrà riassemblato e
tornerà come cimelio storico all’interno della
sala PCO della Metropolitana. |