Dopo la realizzazione del
tram storico di Torino serie 1500 esposta nel precedente
aggiornamento, questa volta voglio
proporre la costruzione del tram 2847, anch’esso
appartenente alla famiglia dei tram storici.
Come di consueto, a bordo del mezzo è affissa una scheda che
riepiloga la storia e il restauro della vettura dalla quale
ho desunto le varie dimensioni che, una volta rapportate in
scala 1:87, mi avrebbero permesso la sua costruzione in
scala H0.
STORIA E RESTAURO DELLA VETTURA
Realizzata nel 1980 dall’unione di due tram
serie 2100/2200, la 2847 fa parte del primo
lotto di tram articolati con sistema Urbinati
che vengono denominati serie 2800.
Nel 1980, insieme a tutte le altre motrici della
medesima serie, per essere adeguata alla
riscossione a terra, viene completamente
ricostruita, acquistando tra l’altro, una quarta
porta e una nuova colorazione arancione.
Resterà tale fino al 2008, anno del provvisorio
accantonamento. Atts la recupera e, grazie al
finanziamento concesso dal Ministero
dell’Ambiente, la riporta alle condizioni
d’origine.
Nell’autunno 2009 il tram entra ufficialmente
nel parco veicoli storici di Gtt ed è
attualmente uno dei veicoli più gettonati,
poiché unisce una forte “presenza scenica” ad
una grande capacità di carico. |
Quindi, dopo aver ricavato tutte le altre misure mancanti,
ho disegnato al cad tutte le parti occorrenti per la
realizzazione del modello, indicando per ciascuna di essi
quantità, materiale ed il relativo spessore, inviando poi il
tutto ad una ditta che effettuerà il taglio laser di tutti i
particolari.
Una volta in possesso di tutte le parti del modello, si
inizierà il montaggio a cominciare dai pianali sui quali
verranno saldate le fiancate perfettamente perpendicolari
ad esso, continuando poi con tutte le altre parti
che andranno a costituire il nostro modello.
Montaggio delle semicasse.
Per l’articolazione della giostra Urbinati si è ricorso al
collaudato sistema del perno a sezione quadra che la impegna
con il carrello sottostante assicurandone la sua rotazione
in sincronia.
A montaggio terminato, potremo verniciare le due semicasse e
la giostra Urbinati nei due toni di verde, ed applicare le
decals con i numeri di servizio, lo stemma del toro ed i
filetti blu/giallo, ricoprendo poi tutto con una mano di
vernice trasparente.
Montaggio delle semicasse: grezze, verniciate con il 1° colore e
complete di giostra e decals
In attesa dell’essicazione della vernice, occupiamoci dei
piccoli particolari; pantografo, fanale, fanalini e numeri
di servizio, ottenuti utilizzando tubetti e
barrette in ottone opportunamente lavorati con il minidrill
a mò di tornio; i tetti sono costituiti da lastrine in
plasticard da 2 mm accoppiate fra loro e sagomate
convenientemente, uno dei quali verrà dotato del supporto
per il pantografo.
Piccoli particolari e tetti.
Per quanto concerne i carrelli, sono in resina ricavati da
stampo siliconico di un modello appositamente assemblato a
questo scopo e costituito da varie parti in ottone.
Incolliamo ora i vetri (acetato) sia alle porte (verniciate
in precedenza) che ai finestrini, incolliamo tutti i piccoli
particolari (fanale, fanalini e lampeggiatori, gancio,
tergicristallo, predellini, tabelle di percorrenza ecc.).
Modello con i particolari montati.
Il modello non è stato motorizzato a causa del corto passo
dei carrelli (16,6 mm) e pertanto è destinato ad una
esposizione in vetrina o su un diorama.
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