Reperiti, come al solito, disegni e
fotografie dal web, coadiuvato anche dal fatto della mia
vicinanza alla stazione che mi ha permesso di integrare la
documentazione con altri scatti dei particolari, ho iniziato
lo studio della fattibilità del modello (composto da motrice
e rimorchio) da realizzarsi con la solita tecnica del taglio
Laser. In possesso della necessaria documentazione, si
inizia a progettare il modello prevedendo come e dove
posizionare i montanti e le centine che, assieme al pianale,
formeranno la struttura sulla quale andranno poi saldate
tutte le varie parti; in questa fase occorre avere
un’immagine virtuale ed esplosa del modello alfine di
definire gli incastri, forature, linguette e piegature
necessari per la sua realizzazione. Si disegnano così al CAD
tutte le varie parti che andranno a comporre il nostro
modello, considerandone la compatibilità di montaggio con
gli altri particolari, e si consegnano alla ditta del taglio
laser specificandone materiali, spessori e quantità.
Una parte dei pezzi tagliati al laser.
Dopo la consegna da parte della ditta del taglio laser di
tutti i particolari occorrenti, si inizia a creare
l’ossatura di sostegno delle varie parti, curandone sia la
planarità che la perpendicolarità; da notare che le
strutture dove andranno posizionate le porte sono state
realizzate anch’esse con ottone da 1 mm, onde ottenere le
necessarie rientranze delle porte stesse rispetto alla
carrozzeria, e quindi si saldano le fiancate, i musetti sui
quali precedentemente siano stati saldati i fari ottenendo
così le due casse.
Costruzione della struttura.
Casse già assiemate.
Si passa ora a verniciare, previa sgrassatura, i modelli con
i due colori bianco panna e blu e, dopo la loro
asciugatura, vi si applicano le decals costituite dalle
tipiche strisce gialle (un po' grandi per la verità), e
infine daremo una passata di colore trasparente alle 2
unità.
Il modello dopo la verniciatura. Si preparano
quindi i piccoli particolari: cilindri dei freni e dei loro
supporti, molle, boccole, predellini, fanalini di posizione
ecc. e si assemblano le fiancate dei carrelli, giustamente
diversi tra quello motore e gli altri folli.
Particolari dei freni e fanali e le fiancate dei carrelli
motore e folle. Si scatolano ora i
carrelli folli dotandoli di ruote a vela da 9 mm e
verniciandoli assieme alle loro fiancate in color antracite,
si realizzeranno le prese di corrente, costituite da lamine
in rame al berillio saldate su due piccoli supporti di
vetronite a loro volta incollati al centro tra le due ruote
di ogni carrello, e si monteranno nelle rispettive sedi
delle due casse, provandone il funzionamento e la
scorrevolezza; allo stesso tempo si incollano le fiancate
complete di tutti i particolari al carrello motore (Halling)
montandolo al suo posto tramite un perno saldato su un
carterino, così da ottenerne la sua rotazione;
particolare dei carrelli.
Carrelli completi.
Si montano ora nelle testate di estremità i 2 piccoli
circuiti stampati recanti i Led bianco caldo; si incollano
ora, facendo molta attenzione date le loro esigue dimensioni
(0,3 mm), le cornicette dei vetri delle porte a simulare le
guarnizioni in gomma, quelle dei finestrini e quelle delle
finestre frontali, e infine vi si incollano i vetrini in
acetato.
Montaggio Led, vetri e porte. A completamento
del modello, si posizionano i predellini, le piccolissime
cifre in rilievo a formare il numero “100”, i respingenti, i
ganci, i tubi dell’aria, i tergicristalli, gli specchietti
retrovisori e infine i tetti, costruiti con 2 sezioni
sovrapposte di plasticard da 2 mm anch’essi tagliati al
laser e opportunamente rastremati, la copertura dei reostati
e il pantografo sul tetto della motrice.
Particolare dei numeri di serie e copertura reostati. Non rimane ora che
accoppiare le due casse tramite l’apposita barretta,
avvitata sulla motrice e recante il foro dove si inserirà il
relativo perno situato sulla rimorchiata, e dare corrente
per vedere il nostro trenino avviarsi verso Pantano….
Modello finito.
https://youtu.be/lZV12xShTvQ
https://youtu.be/N1CK6OepgGU
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