La produzione Rivarossi |
tra Rossi, Verdi ed RR |
(Oggetto della riunione del 18 aprile 2008 tenuta da G. Vitiello) |
Nell'odierna riunione si è parlato di tre delle numerose Serie nelle quali si è articolata la produzione Rivarossi nel tempo. L'esposizione è iniziata con il proporre alcuni modelli di tipo economico facenti parte della "Serie Verde". A seguire, è stata esaltata la raffinatezza ed il fascino dei vecchi modelli di rotabili italiani, ricchi di particolari apportati, commercializzati nella "Serie Rossa". Infine con la "Serie rr" si è ricordata la ferma volontà della casa comasca di produrre treni elettrici alla portata di tutte le tasche. La splendida serata si è conclusa con spumante e pasticcini offerti dal Socio Ordinario Gennaro Fiorentino in occasione delle imminenti nozze della figlia Giuliana. Ai genitori ed ai futuri sposi vadano i più sentiti auguri dei Soci Clamfer tutti. |
“Serie Verde” (1950 – 1953) |
“Serie Rossa” (1950 – 1958) |
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La “Serie Verde”, nata nel 1950 con la riorganizzazione della produzione Rivarossi in quattro grandi serie, contiene treni elettrici robusti, di facile funzionamento ma di tipo giocattolo i quali vengono confezionati in scatole di colore verde e funzionano su binario a due rotaie in corrente continua fornita da un alimentatore o da scatola portapile. Fanno parte di questa serie impianti completi, locomotive, vagoni, carri in scala “H0”, alcuni treni in scala “0” con binari a tre rotaie ed apparecchiature elettriche per il loro funzionamento. I modelli appartenenti alla “Serie Verde” sono molto spartani e privi di parti aggiuntive, inoltre nel 1950 sono disponibili solo tre semplici confezioni con scatole rivestite di carta verde. Molto particolare il binario di questa serie formato da rotaie in trafilato di ottone nichelato tenute assieme da appena tre traversine in bachelite se diritto o curvo con settore di 30° oppure con quattro traverse se il settore è di 45°; tipo, quest’ultimo, presente solo nelle confezioni. I rotabili sono tutti in bachelite non verniciata, hanno i respingenti fissi ed un gancio molto semplice. Gli impianti proposti realizzano, come detto, dei treni giocattolo aventi come caratteristiche un prezzo ridottissimo, una buona finitura, un funzionamento estremamente semplice e nel contempo completo. Purtroppo questa serie avrà vita breve e sarà soppressa nel 1953 allorché in quel di Como ci si orienterà verso una produzione più strettamente modellistica e sempre meno giocattolo. |
La “Serie Rossa” è la seconda delle quattro serie proposte dalla Rivarossi nel 1950. Diretta discendente della “Standard ‘48”, questa serie comprende treni elettrici con funzionamento in corrente continua su due rotaie. Oltre agli impianti completi, commercializzati in eleganti scatole rosse, vi sono anche rotabili singoli, rotaie, scambi, alimentatori e scatole di montaggio. Riporta il catalogo del 1950: “Questa serie è del massimo realismo dato che funziona su linea a due rotaie ed è possibile mediante l’uso della linea aerea far funzionare due treni sul medesimo binario. Tutti i comandi, come inversione, agganciamento, sganciamento, scambi ecc…, sono automatici a distanza e permettono perciò operazioni interessantissime. In questa serie forniamo anche scatole di montaggio per vagoni e locomotive, nonché motori, parti staccate, ecc…che interessano particolarmente i modellisti".Poiché gli stessi modelli vengono prodotti sia per la “Serie Blu” (funzionamento in corrente alternata) che per la “Serie Rossa”, per quest’ultima il numero di referenza è seguito dalla lettera /R. |
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Locotender L 835/R nella versione originale del 1954 |
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Confezione con E 626 e vetture centoporte a due assi |
Locomotore Le 636/R in confezione originale e certificato di garanzia |
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“Serie rr” (1959 – 1965) |
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Il dispenser da esposizione per i modelli della "Serie rr" |
Allo scopo di mettere il treno elettrico alla portata di tutti, Rivarossi presenta nel catalogo del 1959 una nuova collezione: la “Serie rr”. Come le altre, anche questa serie comprende treni completi e singoli elementi in modo da poter consentire all’acquirente la possibilità di formare un convoglio ferroviario poco per volta. Caratteristica essenziale della “Serie rr” è il contenimento dei costi dovuto al fatto che le locomotive sono di semplice funzionamento e vagoni ed accessori vengono forniti in kit semplici da montare, non verniciati e senza scritte. L’esordio di questa nuova produzione avviene con la presentazione di quattro convogli già pronti nel 1959 e di una nutrita schiera di altri modelli di imminente consegna. Per pubblicizzare al massimo questi nuovi articoli e per dar modo al pubblico di operare una scelta visiva, l’intera produzione di questo primo anno viene esposta su pannelli montati su di un “dispenser” rotante, una specie di scaffalatura girevole montata su treppiede. E’ questa una tecnica espositiva che si andava affermando all’inizio degli anni ’60 con l’espansione dei supermercati. Il grandissimo successo incontrato presso il pubblico dalla “Serie rr”, induce la Rivarossi ad incrementare il catalogo mediante l’inserimento di nuovi modelli, sempre in scatola di montaggio. I prezzi, pur se limitati e modesti, si riferiscono ad un prodotto abbastanza curato. Locomotive, vetture, carri merci, ed altri accessori vengono ad arricchire la già vasta gamma di modelli; inoltre altri tre piccoli impianti dal prezzo molto conveniente sono presentati in eleganti scatole di cartone. |
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Dal 1962, in anticipo alla completa riorganizzazione della serie operata nel 1963, i modelli della “Serie rr” sono forniti con la carrozzeria verniciata e completi di scritte e quelli montati hanno la referenza numerica iniziante per 4 mentre per quelli forniti ancora in scatola di montaggio tale cifra è 5. Pur mantenendo le caratteristiche di bontà e di funzionamento della più completa e costosa “Serie Modello”, quelli della “Serie rr” continuano a presentare il vantaggio di avere prezzi veramente limitati ed alla portata di tutti. Sia gli impianti che i singoli modelli sono particolarmente indicati come punto di partenza per chi intende realizzare un impianto ferroviario in miniatura. Nel catalogo 1962/63, rinnovato nel formato e nella veste editoriale, la “Serie rr”, che fino ad ora ha occupato le prime pagine, passa in appendice quasi a voler presagire la propria scomparsa avvenuta di fatto nel 1965. A partire da quest’anno i modelli della “Serie rr” confluiscono quasi tutti nella serie “Trenhobby” che, presentata nel catalogo del 1962, è la nuova serie delle scatole di montaggio. |
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