Testo e Foto di Raffaele Ciotti

chiudi la pagina

Esaminando la mia collezione di modelli dei tram che circolavano a Roma negli anni della mia infanzia, non potevo fare a meno di notarvi la mancanza del tram articolato Mater, quello che più di altri aveva destato in me quel sentimento di stupore/timore che mi pervadeva quando, da bambino, vedevo avvicinarsi sferragliando questo grandissimo mostro di ferro da cui, dopo aver sibilato ed essersi (finalmente!) fermato, apriva le sue porte dalle quali ne usciva una grande moltitudine di indaffarate persone.

Premetto che la costruzione di questo modello risale a qualche anno fa (2014) che, come si può evincere dall’articolo del Clamfer inerente alla esecuzione del tram Mater Stefer dello stesso autore, avrebbe dato seguito appunto alla sua successiva realizzazione.

Come al solito, dopo aver cercato in rete tutte le notizie, disegni e fotografie inerenti al modello da costruire, ne ho ricavato le dimensioni e i disegni in Cad da far pervenire alla ditta che dovrà eseguire il taglio laser dei vari pezzi, nelle quantità, spessori e materiali richiesti.

I vari pezzi tagliati al laser.

In possesso quindi delle varie parti, si effettua una passata di tela smeriglio per togliere le asperità e le bruciaturedel laser, e si iniziano a saldare sui pianali tutte le parti che compongono le due semicasse e la bussola centrale, accertandosi della loro perfetta perpendicolarità con gli stessi.

Il lavoro è facilitato dal fatto che non vi sono particolari curvi da assemblare per cui la testata ed il retro dalla particolare forma trapezoidale non presentano difficoltà di montaggio.

 

Montaggio delle due semicasse e della bussola centrale.

Passiamo ora ai piccoli particolari (predellini, ganci, fari per la tabella e trolley a racchetta) realizzati con filo di ottone di diverso diametro e stampo in gomma siliconica per i predellini.

Piccoli particolari e trolley a racchetta.

Scatoliamo le parti che andranno a comporre i carrelli e dotiamoli di ruote a vela di 9 mm di diametro e di presa di corrente; per quello motore è stato utilizzato un albero con due viti senza fine che ingranano con i rispettivi pignoni calettati sui due assali.

Carrello folle e carrello motore.

Completiamo le fiancate dei carrelli e dei sottocassa con boccole e balestre (stampo siliconico) e serbatoi dell’aria compressa, eliminiamo con spazzolina d’acciaio montata sul minidrill l’eccesso dello stagno delle saldature e, dopo una efficace sgrassatura possiamo verniciare con i due toni di verde le tre casse, dotandoli poi delle relative decals appositamente disegnate in Corel Draw.

Verniciatura e decals.

Verniciamo ora il tutto con una vernice trasparente che ci permetterà di maneggiare agevolmente il modello senza timore, e montiamo i vetri (recanti stampati i pomoli per il loro azionamento), porte, fanale e fanalini, ganci e quant’ altro.

Completamento del montaggio.

Prepariamo i tetti incollando tra loro 2 parti in plasticard da 2 mm anch’essi tagliati al laser e opportunamente sagomati recanti, nella loro parte verso il centro, degli scarichi per accogliere i movimenti dei mantici, i quali verranno incollati soltanto dal lato della bussola centrale; montiamo il trolley a racchetta con il suo supporto e le luci per l’illuminazione della tabella di percorrenza, infine applichiamo le tabelle stesse sui tetti ed al lato bigliettaio, e facciamo viaggiare il nostro tram verso il suo percorso.

il Mater in varie società e livree.

Per il funzionamento:

https://youtu.be/MNC2xzfVJh4

chiudi la pagina