L’oggetto
mostrato nel titolo mi fu regalato dall’amico
Gennaro Auricchio circa trenta anni orsono. Al momento, non
conoscendo né io e né lui cosa fosse, lo riposi in una
scatola contenente parti di ricambio per modelli ferroviari
di ogni genere. In questi giorni, durante l’ennesimo
riordinamento delle mie collezioni, ecco saltare
fuori dal suo nascondiglio l’oggetto
misterioso del quale vi narro come sono pervenuto alla sua
identificazione.
Con riferimento alla sottostante immagine, che lo mostra in
vista laterale attraverso l’involucro
in plastica trasparente, notiamo
una serie
di ingranaggi in cascata come nei vecchi orologi meccanici.
Dunque, dovrebbe trattarsi di un movimento ad orologeria.
Vista laterale del
dispositivo con in primo piano la cascata di ingranaggi, e .
. .
. . . la parte opposta
dove è visibile, in basso a sinistra,
il rullo gommato messo in
movimento dalla lamella vibrante.
Tenendo presente che i vecchi dispositivi elettromeccanici per
fermodellismo erano alimentati con una tensione di 14 V c.a., ho dato
corrente al nostro oggetto misterioso attraverso la coppia
di fili giallo/marrone uscente dalla parte inferiore del
dispositivo.
Ad eccezione di un
piccolo ronzio, nulla si muoveva. A questo punto non restava
altro che smontare il tutto. Avendo intuito che il movimento
era dato da una lamella in acciaio vibrante per azione di un
elettromagnete alimentato in corrente alternata, ho
proceduto a smontare il cilindro con la guarnizione in gomma
e l’ho
trattato con carta smeriglio a grana molto fine.
Il risultato? Funzionamento perfettamente regolare.
Con riferimento alla sottostante immagine, si percepisce
che durante la rotazione (circa un giro al minuto primo) le
diverse lamelle collegate alle boccole colorate aprono e
chiudono un contatto a seconda se poggianti sulla pista in
rame o sull’isolante.
Lato superiore con ben
visibili le diverse boccole colorate ed
il disco rotante
realizzato in materiale isolante con settori in rame.
Ho provveduto, quindi, a collegare delle lampade come
mostrato in figura, ed ho avviato il dispositivo.
Durante la rotazione, mentre la luce rossa a destra si
accendeva in modo lampeggiante (settore D), quelle di
sinistra si illuminavano, nell’ordine,
verde-giallo-rosso-giallo con ripetizione del ciclo e con
tempi dipendenti dalla forma dei settori A e B della figura.
Dopo
quanto esposto, abbiamo dimostrato che il dispositivo
misterioso serviva a comandare semafori stradali ed una luce
lampeggiane, ma possiamo ritenere di aver risolto anche il
problema dell’impiego
nel fermodellismo?
Se il
gentile Lettore desidera conoscere la soluzione, non ha che
pigiare il sottostante tasto.
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