Scheda di Carlo Costamagna

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Questa scheda intende approfondire l’evoluzione della macchina a vapore identificata inizialmente dalla codifica 835.

La locotender 835 compare per la prima volta sull’aggiornamento al catalogo Conti del 1950, realizzata forse l’anno precedente, per terminare il proprio ciclo nel 1953 allorché si consolidarono i nuovi modelli in pressofusione. Si tratta di una macchina concepita come proposta economica in alternativa alla più ricca 290 già in produzione negli anni precedenti.

Tutte le 835 funzionavano in C/A ed erano senza illuminazione.

 

Confezione Conti con convoglio merci trainato da 835 art. 2002.

La prima versione, prodotta solo inizialmente in pochissimi esemplari, era priva di inversione di marcia essendo dotata di statore con bobina a campo singolo. Il mantello era realizzato in spessissima fusione colata e modestamente particolareggiato. Per questa macchina era previsto uno speciale trasformatore, simile a quello del Cucciolo, privo di regolatore di marcia ma con la possibilità di selezionare due velocità agendo sul posizionamento degli spinotti di collegamento.

 

Locotender 835 nella prima versione della Conti. Si notino i bolli co.mo.ge.,

il dettaglio dei mancorrenti in rilievo sulla fusione ed i ganci del tipo primordiale.

La seconda versione differiva dalla prima per qualche lieve riduzione di spessori della fusione e per il maggior numero di dettagli sulla caldaia, nonché per la curiosa scomparsa del rilievo dei mancorrenti laterali. Ma la differenza fondamentale era l’adozione anche per questa macchina del motore con inversione automatica.

   

 La seconda versione della Locotender 835 di Conti presenta il bollo co.mo.ge.

solo sul sottocassa ed il gancio di traino è del nuovo tipo automatico.

La terza versione è una macchina con nuova denominazione, che ripropone il concetto iniziale di economicità.

Denominata “Cucciolo Locomotiva” (da non confondersi col “Cucciolo Locomotore”), priva di inversione di marcia, funzionava sempre in C/A, su armamento a due rotaie e, con lo stesso mantello della seconda 835. montava un nuovo carrello motore con ruote piccole.

 

 La terza versione della Locotender 835 di Conti.

La quarta versione è una macchina identica in tutto alla precedente, tranne la motorizzazione provvista di inversione automatica e funzionamento su armamento a tre vie. Tale macchina, prodotta in pochissimi esemplari, fu immessa sul mercato nel 1952 con la codifica 3002 e prevista per la configurazione commerciale definita dal logo “Trenino Elettrico Conti” che voleva rappresentare una proposta base decisamente economica.

Tale configurazione era stata prevista per le nuove locotender a due assi realizzate in pressofusione dal 1952 con un nuovo mantello e con lo stesso motore a ruote piccole. Ma entrambe le locomotive furono immesse sul mercato con la stessa denominazione 3002, fino all’esaurimento di scorte e stampi della vecchia 835.

 

 Con la quarta versione della Locotender 835 di Conti compare la codifica 2002,

e l'inversione di marcia automatica.

I carri della prima e seconda versione normalmente acclusi nelle confezioni base erano quelli primordiali in spessa fusione, con ganci realistici e bolli co.mo.g.e. sulle fiancate. Le verniciature erano sempre riprese a mano. I tipi successivi sono quelli delle prime pressofusioni, con migliori dettagli e minori spessori: i ganci sono automatici, talvolta con bordi ripiegati. Notare il carro con stanti, del tipo senza legname e senza catene, previsto unicamente per le scatole base.

 

Carri merci per la prima e la seconda versione della 835; carri per il "Cucciolo" e carri per la 3002.

Il castello motore della 835 fu utilizzato da Conti per una locomotiva denominata "Cucciolo" e che, anche essa senza inversione, utilizzava invece armamento a due rotaie. Per la configurazione 3002 (Trenino Elettrico Conti) era previsto il nuovo tipo economico con terza rotaia in lamina, per il quale esistevano delle speciali placchette a molla per assicurare i vari elementi. I trasformatori erano da 10 W per le 835 proprie, da 5 W senza regolatore per il Cucciolo, da 5 W con regolatore per la 3002: tutti con cassa in legno.

Le scatole delle prime due versioni di 835 erano le classiche rosse o verdi con la tipica grande etichetta sul coperchio.

Le scatole del Cucciolo si caratterizzavano per la forma quadrata (unica della produzione Conti) e per la presenza della scritta in grande “CUCCIOLO”, fatto inusuale in quanto normalmente il modello contenuto nelle scatole non era specificato se non con un timbro o una piccola etichetta posta lateralmente o sotto.

La 3002 aveva una scatola con etichetta specifica utilizzata unicamente per tale configurazione: riportava la scritta “TRENINO ELETTRICO CONTI” e non vi era alcun riferimento ai brevetti CO.MO.G.E..

Confezione per "Cucciolo". Queste scatole erano caratterizzate dalla forma quadrata

(unica nella produzione Conti) e per la presenza di una grande scritta CUCCIOLO,

fatto inusuale in quanto normalmente il modello contenuto nelle scatole non era specificato

se non con un timbro o una piccola etichetta posta lateralmente o sotto. 

 
 
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