Questa scheda
intende approfondire l’evoluzione della macchina a vapore
identificata inizialmente dalla codifica 835.
La
locotender 835 compare per la prima volta sull’aggiornamento al
catalogo Conti del 1950, realizzata forse l’anno precedente, per terminare
il proprio ciclo nel 1953 allorché si consolidarono i nuovi modelli
in pressofusione.
Si
tratta di una macchina concepita come proposta economica in
alternativa alla più
ricca 290 già in produzione negli anni precedenti.
Tutte le 835 funzionavano in C/A ed erano senza illuminazione.
Confezione Conti con convoglio merci trainato da 835 art. 2002.
La prima versione,
prodotta solo inizialmente in pochissimi esemplari, era priva di
inversione di marcia essendo dotata di statore con bobina a campo
singolo. Il mantello era realizzato in spessissima fusione colata e
modestamente particolareggiato. Per questa macchina era previsto uno
speciale trasformatore, simile a quello del Cucciolo, privo di
regolatore di marcia ma con la possibilità
di selezionare due velocità agendo sul posizionamento degli spinotti
di collegamento.
Locotender 835 nella prima versione della Conti. Si notino i
bolli co.mo.ge.,
il dettaglio dei mancorrenti in rilievo sulla fusione ed i
ganci del tipo primordiale.
La seconda versione
differiva dalla prima per qualche lieve riduzione di spessori della
fusione e per il maggior numero di dettagli sulla caldaia, nonché
per la curiosa scomparsa del rilievo dei mancorrenti laterali. Ma la
differenza fondamentale era l’adozione anche per questa macchina del
motore con inversione automatica.
La seconda versione della
Locotender 835 di Conti presenta
il bollo co.mo.ge.
solo sul sottocassa ed il gancio di traino è del nuovo tipo
automatico.
La terza versione
è una macchina con nuova denominazione, che
ripropone il concetto iniziale di economicità.
Denominata
“Cucciolo Locomotiva” (da non confondersi col “Cucciolo
Locomotore”), priva di inversione di marcia, funzionava sempre in
C/A, su armamento a due rotaie e, con lo stesso mantello della
seconda 835. montava un nuovo carrello motore con ruote piccole.
La terza versione della
Locotender 835 di Conti.
La quarta versione
è una macchina identica in tutto alla
precedente, tranne la motorizzazione provvista di inversione
automatica e funzionamento su armamento a tre vie. Tale macchina,
prodotta in pochissimi esemplari, fu immessa sul mercato nel 1952
con la codifica 3002 e prevista per la configurazione commerciale
definita dal logo “Trenino Elettrico
Conti” che voleva rappresentare una
proposta base decisamente economica.
Tale configurazione
era stata prevista per le nuove locotender a due assi realizzate in
pressofusione dal 1952 con un nuovo mantello e con lo stesso motore
a ruote piccole. Ma entrambe le locomotive furono immesse sul
mercato con la stessa denominazione 3002, fino all’esaurimento di
scorte e stampi della vecchia 835.
Con la quarta versione della
Locotender 835 di Conti compare la codifica 2002,
e l'inversione di marcia automatica.
I carri della prima
e seconda versione normalmente acclusi nelle confezioni base erano
quelli primordiali in spessa fusione, con ganci realistici e bolli
co.mo.g.e. sulle fiancate. Le verniciature erano sempre riprese a
mano. I tipi successivi sono quelli delle prime pressofusioni, con
migliori dettagli e minori spessori: i ganci sono automatici,
talvolta con bordi ripiegati. Notare il carro con stanti, del tipo
senza legname e senza catene, previsto unicamente per le scatole
base.
Carri merci per la
prima e la seconda versione della 835; carri per il "Cucciolo" e
carri per la 3002.
Il castello motore della 835 fu utilizzato da
Conti per una locomotiva denominata "Cucciolo" e che, anche essa
senza inversione, utilizzava invece armamento a due rotaie. Per la
configurazione 3002 (Trenino Elettrico
Conti) era previsto il nuovo tipo
economico con terza rotaia in lamina, per il quale esistevano delle
speciali placchette a molla per assicurare i vari elementi. I
trasformatori erano da 10 W per le 835 proprie, da 5 W senza
regolatore per il Cucciolo, da 5 W con regolatore per la 3002: tutti
con cassa in legno.
Le scatole delle
prime due versioni di 835 erano le classiche rosse o verdi con la
tipica grande etichetta sul coperchio.
Le scatole del
Cucciolo si caratterizzavano per la forma quadrata (unica della
produzione Conti) e per la presenza della scritta in grande
“CUCCIOLO”, fatto inusuale in quanto normalmente il modello
contenuto nelle scatole non era specificato se non con un timbro o
una piccola etichetta posta lateralmente o sotto.
La 3002 aveva una
scatola con etichetta specifica utilizzata unicamente per tale
configurazione: riportava la scritta “TRENINO ELETTRICO CONTI” e non
vi era alcun riferimento ai brevetti CO.MO.G.E..
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