di Antonio Gamboni

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Il presente articolo propone la trasformazione del carro Rivarossi (G 12036) in carro REC, acronimo di Riscaldamento Elettrico Carrozze delle FS. Questo rotabile fu realizzato nel 1948 trasformando il carro  F 118012 impiegato per la verifica del REC delle carrozze.

In principio il nostro rotabile conservò il colore ‘rosso vagone’ (proprio dei carri merce) e montava un pantografo tipo 32. In un secondo tempo, fu riverniciato in grigio cenere, come tutti i carri di servizio; fu montato un pantografo tipo 42 e sostituita la marcatura prima con Vre 805 200, e poi con la 951 3 100-3 Vre.

Dismesso a causa del cambiamento delle norme di sicurezza, oggi è in bella mostra con altri rotabili depoca a Tirano, sede della Associazione di feramatori “ALe 883”.

   

Due viste del carro REC delle FS in esposizione su tronchino alle giornate FAI di primavera.

La manifestazione si svolse a Milano Smistamento porte aperte

i giorni 23 e 24 marzo 2013 (foto di L. Zambianchi).

http://www.clamfer.it/02_Ferrovie/GiornateFAI/GiornateFAI.htm

Il modello di seguito descritto fu realizzato dallo scrivente negli anni 80 del secolo passato. Era, quello, un periodo in cui andavano di moda le costruzioni in proprio e le trasformazioni di modelli commerciali.

Il rotabile che più si prestava ad essere trasformato nel carro REC delle FS era il Rivarossi 2036. Apparso in catalogo il 1963, vi restò per circa due decenni. Dal 1967 era anche disponibile nella serie TrenHObby (una linea commerciale in scatola di montaggio) con ref. 12036 e, dal 1986, come M2036. Dati i costi (£. 1.250 serie normale e £. 990 la TrenHObby) scelsi la seconda opzione anche perché, dovendolo modificare, meglio si prestava un modello smontato allorigine.

Carro G delle FS, modello 12036 serie TrenHObby (da catalogo Rivarosi 1967, coll. A. Gamboni).

Scatola del modello 12036 serie TrenHObby (coll. A. Gamboni).

Non restava, quindi, che verniciare con laerografo in grigio cenere la cassa e, dopo aver praticato i quattro forellini per lalloggiamento del pantografo, “sporcare” il tetto con un grigio scuro molto diluito. A verniciatura esssiccata, montai il modellino come da istruzioni.

Visione del carro smontato nelle sue parti e verniciato (foto A. Gamboni).

Vista laterale del modello ultimato con pantografo alzato (foto A.Gamboni).

Prospettiva obliqua del modello ultimato con pantografo abbassato (foto A.Gamboni).

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