Testo e foto di Maurizio Falco

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Nel 2009, in occasione del 30° anniversario del nostro amato Club Clamfer, costruii con semplici materiali un carro merci commemorativo dell’evento. Si trattava di un semplice pianale caricato con un tabellone recante le date 1979-2009, stampato in colore verde e ricavato scansionando un vecchio numero della rivista Clamfer.

Evidenza della tabella commemorativa vista dopo l’inserimento della cabina.

Solo cinque anni più tardi, in occasione della costruzione di analogo carro commemorativo, questa volta del 35° compleanno, mi resi conto di un errore commesso nel riprodurre il logo. Me lo fece notare il nostro Presidente Gamboni che mi evidenziò che quello della rivista, non è lo stesso di quello del Club. Me se nel 2014 potetti rimediare costruendo un altro carro con il logo giusto, per quello del 2009 l’errore era rimasto.

Nel normale esercizio del mio plastico, ho riscontrato la necessità di una draisina per lavori da inserire nella composizione di un treno cantiere dell’impresa C.La.M.Fer. In questo caso la ragione sociale è Consorzio Lavori Manutentivi Ferroviari con sede in Torre del Greco (Na). Quest’esigenza è dovuta al fatto che la locomotiva titolare del convoglio, a volte si trova in coda e per evitare perditempo la faccio marciare a ritroso anche in piena linea. Mi sono allora chiesto perché non dotare questo simpatico trenino di un veicolo Dummy? Sfruttando allora la cabina di un locomotore della serie E189 in forza ad una compagnia privata, purtroppo vittima di un’elaborazione sfortunata, ho trasformato il pianale in una draisina. Quindi l’ho caricata con materiale coerente all’impiego. Non sono del tutto soddisfatto del colore giallo scelto per la colorazione ritenuto poco coprente, anche se l’alternativa sarebbe solo un triste grigio. Però per rendere meno banale l’insieme, ho applicato delle luci bianche e rosse di posizione, sfruttando un comodo alloggiamento e ricavando la presa di corrente dalle 2 sale disposte per la captazione dai binari.

Il piccolo convoglio si avvia verso il cantiere con le luci accese.

Le foto a corredo illustrano il mio lavoretto semplice e senza nessuna presunzione di maestria. Però posso vantarmi di un’esecuzione a costo zero che mi dà il massimo della soddisfazione. I puristi storceranno il naso anche perché si tratta di un veicolo di fantasia, che comunque dovrebbe essere una virtù del nostro hobby.  

Ricordo che quando lo mostrai al Presidente, egli mi chiese cosa volesse indicare quel carico di motori ed aggiunse con modo scherzoso: “non sarà per caso il CD del Clamfer?”. Al che replicai che quel carico rappresentava i motori che muovono la nostra passione. Oggi ho aggiunto dei fusti che, come metafora, possono rappresentare tutti noi soci, giovanotti senza età come la nostra passione.

Insieme motori elettrici e fusti, utile metafora per ricaricare le pile dell’entusiasmo.

 

In una breve “sintesi” su rotaia, i carri rievocativi che hanno punteggiato la 40ennale storia del Club.

Il secondo carro è quello ufficiale realizzato da A. Gamboni e G. Auricchio da distribuire ai Soci.

Scorcio del plastico Falco già oggetto di un articolo ad hoc.

 

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