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Testo e foto di Ennio Castelletti
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Mentre attendevo il treno per una passeggiata da Cuneo a Ventimiglia, via Limone - Breil sul Roya, su un tronchino antistante la palazzina dei ferrovieri della stazione di Cuneo un rotabile molto particolare, il carro Vaz, ha suscitato la mia curiosità ed il mio interesse modellistico a causa delle sue particolari caratteristiche. Esso è stato lì monumentato, insieme ad altri reperti ferroviari, dalla Dirigenza del Dopolavoro a memoria della ricostruzione della linea Cuneo - Ventimiglia. È stato amore a prima vista, un amore che mi ha indotto a scattare numerose foto, sicuro che sarei riuscito a riprodurlo in scala H0 rispettando l'esecuzione della cassa in legno, così come era stata costruita nel 1949, nel reale, dalle officine ferroviarie Piaggio di Sestri Ponente. Prima di passare alla realizzazione del modello, desidero dare alcune note sull'utilizzo del carro e sulla particolare forma del tetto, che mi ha particolarmente incuriosito. In origine il Vaz era un carro merci chiuso a carrelli con cassa a doghe in legno; nel 1953 fu trasformato in carro officina mobile per effettuare riparazioni sulla linea e, nel contempo, servire anche da mensa e dormitorio per il personale nelle trasferte che si protraevano per più giorni. Il capo officina dormiva anch'egli nel vagone, ma in un compartimento separato. Poiché il carro fu molto usato per i lavori di sostituzione della rete aerea da trifase a c.c. in Piemonte e Liguria, si rese necessario conferire una particolare forma del tetto per poter salire su di esso, attraverso una botola, ed avere un piano di calpestio per eseguire lavori sulla rete elettrica. La realizzazione del modello non è stata particolarmente difficoltosa. Per realizzare le fiancate e le due pareti di testa ho incollato, accostandoli, innumerevoli listelli di tiglio 1x1, fino ad ottenere un pannello di legno a doghe sufficiente a realizzare i pezzi della cassa. Un vecchio pianale di un carro saltato fuori dalla mia cassetta delle meraviglie nella quale, all'occorrenza, si trova di tutto e di più, è risultato prezioso come base della costruzione. Senza dilungarmi in descrizioni di montaggio, peraltro intuibili, come finestrini, portelloni, garitta, elaborazione carrelli, rimando ad una attenta osservazione delle foto. L'esecuzione del modello mi ha pienamente gratificato, soprattutto per il riconoscimento del lavoro, ottenuto alla 3a rassegna di modellismo ferroviario di Avezzano, ove è stato eletto al 2° posto del concorso per modelli, aperto a tutte le scale ed a tutte le categorie.
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