I tipi di carri in uso sulle linee del Nord
America, per il particolare scopo a cui sono adibiti, non
trovano alcuna analogia con tipi europei. Altra differenza tra
il parco americano e quello europeo la si riscontra nella
diversa lunghezza tra i carri americani e la generalità dei tipi
europei.
Il rotabile americano infatti ha una lunghezza che
è compresa in generale, tra i 40’ e 60’ (12 e 18 m) mentre la
maggioranza dei carri europei non supera i 10 m. Pure l’altezza
dal piano delle rotaie è maggiore (4,5 m circa) contro una
media di 3,8 m dei tipi europei. Potremmo inoltre dire che la
totalità dei carri americani è montata su carrelli, mentre in
Europa è in netta prevalenza il tipo di carro montato su due
sale solamente. Infine altra notevole differenza tra i carri
americani ed europei ci è offerta dal diverso sistema di
agganciamento.
Non occorre che ci si soffermi sulle
caratteristiche, del resto a tutti note ed evidenti, del sistema
europeo. È invece interessante esaminare il coupler
(gancio) americano.
Aggancio repulsore dei carri americani.
Dalla figura risulta evidente come nei veicoli
ferroviari americani non esistono i respingenti e come il gancio
assume una particolare forma, quasi di mano protesa per prendere
qualcosa. A questo unico elemento centrale sono affidati i compiti
di collegamento per la trazione e di distanziatore nella repulsione.
Con un’apposita leva, di cui ogni motrice o vagone è dotato a lato
di entrambe le estremità, è possibile comandare il dispositivo per
le manovre di agganciamento e sganciamento senza che il ferroviere
debba interporsi negli spazi tra vagone e vagone, ed in maniera che
l’operazione possa essere eseguita con la massima sicurezza.
Caratteristica, inoltre, dei carri americani,
è quella di essere verniciati con vivaci colori e di riportare
scritte con
slogans il cui scopo è quello di reclamizzare o il
prodotto, al cui specifico trasporto sono destinati, oppure i
servigi che la Compagnia proprietaria offre alla clientela che
usufruisce dei suoi carri. È doveroso passare ora in rassegna
alcuni tra i tipi principali di carri americani.
Tipi di carrelli molleggiati montati sui carri
americani: "Archbar" (sinistra) e "Bettendorf" (destra).
Box Car
È il classico carro chiuso per il trasporto
delle merci le più disparate. Può essere quindi impiegato, ad
esempio, per il trasporto di casse mobili, prodotti agricoli in
sacchi, macchine ecc. Alcuni Box Car sono provvisti di portelli
alle testate onde facilitare il carico di legnami. Altri, usati
per il trasporto di grano hanno delle aperture alle estremità
attraverso le quali può essere stivato il grano, alla rinfusa,
attraverso apposite tubature. Lo scarico del grano può avvenire
attraverso tubi aspiratori, oppure inclinando opportunamente il
carro con uno speciale ponte orientabile, cui il carro da
scaricare viene solidamente ancorato.
Le sottostanti immagini ci mostrano un carro
“Box” completamente metallico; da notare i carrelli di tipo
Bettendorf. Alcune tra le più comuni possibilità di impiego dei
“box cars”, opportunamente attrezzati ci sono offerte dagli “Automobil
Cars” speciali “Box” che con doppie portiere scorrevoli
permettono il trasporto di automobili oppure di merce
ingombrante agli effetti del carico sfruttando appunto la
larghezza del vano di carico. Di solito la lunghezza di un carro
“Box” normale si aggira sui 40’ (12 m) e quelle di un “Automobil
car” sui 50’ (15 m). I “Box Cars” di vecchio tipo hanno di
solito le pareti in legno e sono montati su carrelli di tipo “Diamond”
od “Archbar” mentre i tipi moderni sono costruiti quasi
esclusivamente in metallo.
C/Box 4: carro Box del tipo metallico "Sentinel"
con portiere scorrevoli e carrelli "Bettendorf".
Prototipo del carro della Società "Sentinel" servito per
realizzare il modello.
Anche i carrelli sono diversi. Essi infatti, a
differenza dei precedenti costituiti da fiancate con intelaiatura di
ferri piatti chiodati, hanno le fiancate in acciaio fuso con le
boccole per le sale portanti cuscinetti a rulli conici i quali
aumentano notevolmente la scorrevolezza. Questi carrelli sono
principalmente del tipo “Bettendorf”.
Per completare, seppur succintamente una sommaria
descrizione del “Box Car” diremo come detto carro sia dotato di
scalette laterali che permettono di accedere al roof walk
che è una passerella longitudinale nel senso del carro, sistemata
sul tetto.
Tale passerella permette di accedere ad
eventuali portelli sistemati sul tetto oppure per passare da un
carro all’altro senza scendere, sfruttando a tale scopo la breve
distanza, del resto facilmente superabile, tra un carro ed il
successivo. Per inciso chi non ricorda le scene di qualche film
western con i classici inseguimenti sui tetti dei vagoni in
movimento? Onde preavvisare eventuali persone che avessero a
trovarsi sul tetto di carri in movimento, quando questi stanno
per entrare in galleria o comunque in sottopassaggi, ad una
certa distanza da questi, sono sistemati appositi segnali di
avviso. Esempi caratteristici di “Box Cars” ci sono offerti” in
scala “H0” dalla Rivarossi. Le immagini che seguono riproducono
in originale ed in modello un carro con fiancate in legno “C
Box/1). Possiamo inoltre citare gli “Express box cars” i quali
sono particolarmente studiati per il servizio in composizione
con i convogli passeggeri. Sono muniti di conduttore per il
comando dei segnali, per il vapore ed hanno freni ad aria
compressa del tipo per treni passeggeri. Pure i carrelli sono
del tipo per alte velocità. Da un censimento della I.C.C. nel
1948 risultavano in servizio sulla rete Americana 740.851 “box
cars”.
C Box/1: carro coperto tipo Box
con doghe in legno e carrelli tipo "Archbar".
Il prototipo per la riproduzione di cui sopra.
Antico carro Box della Compagnia A. T. & S. F.
Altro tipo di carro Box con doghe in legno.
Refrigerators Car (Reefer)
Sono carri refrigeranti con aspetto esteriore
simili ai “Box” già descritti. Hanno le pareti. termicamente
solate e le portiere di carico a chiusura ermetica. Il ghiaccio
occorrente viene di solito caricato da portelli sistemati sul
tetto. I “Reefer” oltre al trasporto di merce richiedente bassa
temperatura per la conservazione, sono pure inversamente
impiegati per proteggere, dal rigore invernale, prodotti che
debbono essere trasportati in ambiente temperato, a tale scopo
questi carri sono talvolta muniti di apparecchiatura per il
riscaldamento. La merce trasportata dai “Reefer” è di solito
molto varia e può comprendere dagli ortaggi alle carni, dalle
uova alla frutta. Speciali “Reefer” sono pure attrezzati per il
trasporto del latte. Sotto, un carro “Reefer” di produzione
Rivarossi riproducente un prototipo della “Santa Fe” (C Reef/
3). Le statistiche davano per certo come nel 1948 fossero in
funzione 131.412 “Reefer”.
C Reef/3: carro refrigerante "El
Capitan" della "Santa Fe" con carrelli "Bettendorf".
Antico carro refrigerante in un catalogo del 1880
(coll. A. Gamboni).
Stock Car
È uno speciale carro per il trasporto di animali
vivi. Il carro “Stock” può essere ad un solo piano e quindi essere
adibito al trasporto di bovini, .cavalli ecc. oppure a due piani per
ovini, suini ecc. Le pareti di questo tipo di carri sono in legno a
forma di gabbia per la ventilazione, le testate ed il pavimento in
metallo all’esterno, rivestite internamente di legno. 51.665 “Stock
cars” erano in servizio in U.S.A. secondo le già citate statistiche.
Esempio di “Stock Car” ci è presentato dalla Rivarossi con il (C
Stock/ 1).
C/Stock 1: carro tipo
"Stock" a gabbia con portiere scorrevoli per trasporto bestiame
della "M-K-T".
Hopper Car
Carro tramoggia cui è affidato il compito di
trasportare ghiaia o minerali in. genere. È munito di portelloni
sul fondo del carro attraverso i quali è possibile scaricare in
pochi istanti il carro del suo contenuto. L’A.A.R. (Association
of American Railroads) ha suddiviso questo tipo di carro in base
a due schemi standard: un tipo da 50 tonn. a due convogliatori (hoppers)
ed un tipo a tre convogliatori con 70 tonn di capacità di
carico. In totale gli “hopper cars” erano (1948) 588.000.
C Hop/1: carro tramoggia della "Baltimore and Ohaio"
con carrelli Bettendorf.
Flat Car
È un carro pianale impiegato per infiniti usi. In
generale è costituito da un telaio in acciaio fuso con piano di
carico in legno sul quale è più agevole fissare i carichi al cui
trasporto è destinato. Particolari tipi di carro che possiamo
considerare Flat speciali sono il: “Pulp. Wood Car” ed il “Piggy -
Bach Car”.
C Flat/2: carro tipo "Flat" con stanti smontabili e
con carrelli Bettendorf.
Pulp. Wood Car
carri Flat muniti a ciascuna estremità di un
supporto i quali permettono il carico di legname di piccole
dimensioni, disposto in senso trasversale all’asse del carro. La
Fig. 10 rappresenta un tipo del detto carro con un carico di
grossi tubi. In servizio nel 1948 si avevano 67.479 “Flat”.
C Flat/TP: carro tipo "Pulp. Wood
Car" della "Illinois Central" caricato con tubi.
Piggy - Bach Car
In questi ultimi anni. si è dovuto, per
affrontare la concorrenza dei trasporti su strada, studiare a
fondo il problema di unire la comodità del trasporto di merce a
mezzo di autocarri con quello più veloce, naturalmente per
lunghe distanze, della ferrovia. Risultato degli studi è stato
il “Piggy Back” che è un carro di tipo “Flat” con apposito piano
di carico onde permettere il trasporto dei semirimorchi dei
pesanti autoarticolati. Un’adatta attrezzatura a terra consente
il carico e lo scarico assai rapido del rimorchio da parte della
motrice. Tale servizio è svolto direttamente dalla Compagnia
Ferroviaria la quale è talvolta pure proprietaria degli
autocarri.
C Flat/5: carro "Piggy -
Bach" con semirimorchio della Compagnia "Santa Fe".
Gondola
Nessun tipo di carro ha forse le possibilità
di impiego della “Gondola”. In base sempre alle famose
statistiche i carri pianali a sponde alte “Gondola” erano
319.781 I “Gondola” sono principalmente usati per il trasporto
di minerali di ogni tipo legnami, materiali metallici, macchine.
Sono costruiti in svariati tipi fra i quali alcuni con sponde
fisse altri con sportelli alle testate ed altri ancora con
portelli scorrevoli sulle fiancate. Il “C Gon/ 3” della
Rivarossi riproduce un carro “Gondola” adibito al trasporto di
containers recipienti utilizzati sia per il trasporto di
sostanze chimiche come per cemento fuso idrocompresso, nel caso
appunto del “C Gon/3”. I liquidi in generale od i gas liquefatti
sono invece trasportati dal: Tank Car (carro cisterna).
C Gon/3: carro tipo "Gondola"
della "Michigan Central" con quattro contenitori.
Carro pianale con sponde basse.
Tank Car
Sono schematicamente costituiti da una enorme
cisterna metallica montata su un telaio nel senso longitudinale a
questo.
Tipi standard di Tank car sono usati per il
trasporto dei prodotti liquidi derivati dal petrolio. I carri
per questo uso hanno un’unica cisterna metallica opportunamente
diaframmata per diminuire gli sbattimenti del liquido aumentando
così la stabilità del carro stesso. Il cloro ed alcuni derivati
del petrolio, quali il butano ed il propano, sono trasportati in
apposite cisterne sotto pressione. È facile individuare questi
particolari tipi di carri per il loro piccolo duomo sistemato al
centro in alto della cisterna. Cisterne con speciali
rivestimenti interni, ad esempio vetrificate, sono impiegate per
il trasporto di vino, latte od acidi. Esempio di “Tank Car” per
il trasporto di cloro è rappresentato dal nuovo modello
Rivarossi “C Tank/2” che si riporta illustrato con l’originale.
C Tank/2: carro tipo "Tank" della
"Hoover" con carrelli "Bettendorf".
Prototipo del "Tank Car" di sopra utilizzato dalla
Hooker per il trasporto di cloro.
Caboose
Il vagone denominato “caboose” può essere
considerato come l’ufficio viaggiante del convoglio merci
americano. In esso abita il personale del treno mentre questo è
in movimento; in esso sono contenuti un tavolo con sedili, una
stufa sia per il riscaldamento come per la cottura dei cibi,
cuccette per il riposo degli addetti al treno ed un piccolo
deposito di attrezzi ed utensili di emergenza. Questo vagone è
solitamente munito di una cupola belvedere dalla quale è
possibile avere una visione panoramica del convoglio. I tipi più
moderni, totalmente in metallo, sono pure dotati di
radiotelefono per comunicare con la cabina di guida della
locomotiva.
Nella composizione dei convogli questo vagone
è sempre agganciato in coda a tutti i vagoni ed anche dietro ad
una eventuale seconda locomotiva di spinta. Se consideriamo,
ricordando quanto detto, che la lunghezza media di un carro
merci americano si aggira sui 12 metri (40’) e che un treno
merci americano può alle volte essere composto da più di un
centinaio di carri è evidente che la lunghezza totale del
convoglio può risultare benissimo di un Km. e mezzo e più in
media. Da ciò si rivela l’importanza di possedere alla
retroguardia un vagone d’osservazione munito delle
apparecchiature necessarie alle sue funzioni. La Rivarossi ha
realizzato il più piccolo tipo di “Caboose” che oltre che nella
Compagnia “Reading” era pure in uso nella compagnia “Erie” come
ne testimonia la fotografia riprodotta.
V Cab/B: vagone "Caboose" della
Compagnia ERIE, il più piccolo tipo in circolazione sulle linee
americane.
A lato, il prototipo servito da base per la
realizzazione del modello.
V Cab/2: vagone di coda "Caboose"
a carrelli della Compagnia "New Haven".
Riguardo alla composizione dei convogli merci
americani ed al loro modo di impiego, possiamo ricordare, per
analogia a quanto esposto nel numero 35 di H0 Rivarossi parlando
dei treni merci italiani. Infatti il movimento merci americano
si articola su sistemi pressappoco simili a quelli italiani.
Naturalmente tutto è proporzionato alle diverse esigenze di
volume di traffico e di distanza tra le varie località. Da
notare però che in ogni caso la “caboose” occupa sempre l’ultimo
posto della composizione. Particolare interessante ci è invece
offerto dall’aspetto multicolore della composizione americana,
infatti, come dicemmo, i carri americani sono diversamente
colorati a seconda delle Compagnie. È quindi logico che in un
convoglio con più di cento carri ce ne siano di diverso colore.
Però non dobbiamo essere portati a pensare che
non vi siano mai accostamenti di carri di identico colore, anzi
sovente si incontrano parecchi carri identici agganciati l’uno
di seguito all’altro in quanto appartenenti alla stessa
Compagnia proprietaria e trasportanti merce per una comune
destinazione. Abbiamo insistito su questo punto poiché gli
appassionati di ferrovie in miniatura di tipo americano non
fossero indotti a pensare come necessariamente si dovessero
agganciare solamente carri uno diverso dall’altro, mentre è più
logico e più attinente alla realtà non eccedere nella varietà ma
insistere su carri eguali i quali appunto per il loro numero nel
convoglio attraggono maggiormente l’attenzione di un qualsiasi
osservatore.
Un esempio convalidante tale affermazione è
possibile riscontrarlo nei pressi di Chicago III dove è facile
osservare lunghi treni composti quasi esclusivamente di “Stock
cars” della M.K.T. in arrivo od in partenza da quell’importante
mercato di bestiame. Infatti la M.K.T. (Missouri - Kansas -
Texas) sovente trasporta i bovini dai grandi allevamenti dello
Stato del Texas verso quell’importante centro. Ci congediamo dal
lettore con la speranza di avergli fornito notizie e dati
interessanti.
(Tutte le immagini con la sigla in grassetto si
riferiscono a modelli Rivarossi)
(testo tratto dal periodico "H0 Rivarossi"
n. 37 anno 1960)
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