I modelli dell'Alifana
com'erano nella realtà
di Gennaro Fiorentino
Secondo una simpatica abitudine, mi
piace completare la galleria fotografica della
bella realizzazione del socio Raffaele Ciotti, con
qualche nota sul materiale riprodotto, com’era
nella realtà.
Il convoglio è costituito
dall’elettromotrice 2 e dalla rimorchiata 107. La prima appartiene alla prima fornitura
prodotta negli anni 1911-12 e destinata ad
espletare il servizio sulla cosiddetta tratta
elettrificata “Bassa”. La macchina fu costruita
dalla Breda di Milano con equipaggiamento
elettrico AEG e faceva parte di una famiglia di
nove esemplari numerati da 1 a 9. Aveva una
potenza di 188 kW e poteva raggiungere la
velocità di 60 km/h. Prodotta nello scartamento
ridotto di mm. 950 per l’utilizzo sui binari
sociali previsti in tal guisa, aveva gl’interni
divisi in uno scompartimento di prima classe con
12 posti a sedere ed uno di terza classe con 31
posti a sedere.
Per quanto riguarda la
rimorchiata riprodotta, la 107, essa apparteneva
ad un gruppo di 14 unità. E poteva accogliere 18
passeggeri in prima classe e 32 in terza. La
cassa riproduceva grosso modo quello della
motorizzata ma senza lo scomparto bagagliaio e,
ovviamente, priva dell’equipaggiamento
elettrico. L’elettromotrice 2 e la rimorchiata
107, a seguito di rocambolesche vicende, furono
miracolosamente salvate dalla demolizione e
ricoverate, dopo la chiusura definitiva della
ferrovia avvenuta nel 1976, in un magazzino
ferroviario a Santa Maria Capua Vetere. In
seguito un incendio di carattere doloso le
avvolse arrecando danni gravissimi. Il giorno 14
Aprile 2010, ciò che rimaneva della carcassa
della motrice fu avviato alla ditta Bilfinger di
Bari per un’impegnativa ricostruzione; mentre
una semplice lamiera deformata, rudere del
rimorchio, seguì la stessa sorte con la
prospettiva di fornire qualche ricambio.
Purtroppo di entrambe se ne sono perse le
tracce. |