Con lo sviluppo ed il progresso della rete ferroviaria francese,
dopo lo scalo di Malta, i piroscafi della P&O provenienti da
Alessandria d'Egitto terminavano il loro viaggio a Marsiglia; da qui
si proseguiva in treno fino a Calais, passando per Lione e Parigi.
L'imbarcadero di Calais con le navi traghetto
pronte al trasporto dei passeggeri della "Valigia delle Indie".
(coll. A. Gamboni)
Dopo l’unità d’Italia, a seguito dei lavori di scavo del Canale di
Suez iniziati nel 1859, il neonato governo propose alle autorità
britanniche di utilizzare per la "Valigia delle Indie" il percorso
italiano in alternativa a quello francese, pur sapendo che la rete
ferroviaria e lo stato dei porti non permettevano un utilizzo
immediato delle strutture. Tuttavia, proprio nel 1862, fu comunque
attivato un primo collegamento marittimo tra Ancona ed Alessandria
con scalo a Brindisi utilizzando quattro piroscafi della società
italiana Adriatico-Orientale; nel frattempo si diede inizio ai
lavori per migliorare i collegamenti ferroviari e sistemare il porto
di Brindisi al fine di renderlo idoneo a ricevere i grandi piroscafi
della P&O. Purtroppo i lavori non furono eseguiti nelle modalità e
nei tempi preventivati.
Nonostante tutto, nel 1866 un inviato britannico studiò con
attenzione la possibilità di attraversare la penisola ed imbarcare a
Brindisi, mediante trasbordo, passeggeri e merci della "Valigia
delle Indie", avendo ritenuto lo scalo pugliese interessante per la
sua posizione geografica.
Il porto di Brindisi con un piroscafo della P&O (da sito
internet).
Nel 1869 la validità del percorso alternativo italiano mostrò i suoi
vantaggi a seguito di una "Valigia delle Indie" supplementare che la
P&O aveva messo in essere attraverso il territorio italiano, con
imbarco nel porto di Brindisi ed arrivo ad Alessandria con l'impiego
di una compagnia di navigazione italiana.
Fu il 25 ottobre del 1870 che la Valigia transitò ufficialmente per
la prima volta attraverso la penisola con imbarco a Brindisi sul
piroscafo Delta, il primo della P&O ad approdare in città. Tuttavia,
anche se il canale di Suez era stato inaugurato l’anno precedente,
La Valigia faceva scalo ancora nel porto di Alessandria. Da qui, con
il treno, i viaggiatori e le merci venivano trasportati sino a Suez
per continuare il viaggio attraverso il Mar Rosso sino a raggiungere
Bombay.
Passeggeri della "Valigia delle Indie" durante il trasbordo a
Brindisi (da sito internet).
La
possibilità di utilizzare il treno per coprire una tratta della
"Valigia delle Indie" non sfuggì a Nagelmackers, il fondatore della
CIWL. Egli inserì nei percorsi dei suoi treni un collegamento
internazionale da porto a porto: quello da Calais a Brindisi. Questo
treno di lusso, inaugurato venerdì 18 luglio 1890, fu denominato “Peninsular
Express” e, partito da Calais, toccava Parigi, Digione, Torino,
Piacenza, Bologna, Ancona, Foggia, Bari e infine Brindisi. In realtà
la cosa era nata nel 1879 quando al centro del treno postale per
l’India fu attaccato un vagone letto della CIWL limitatamente alla
tratta Calais - Bologna. Nel 1886 il servizio fu esteso fino a
Brindisi.
Treno rapido Calais-Brindisi della "Valigia
delle Indie" che, una volta a settimana, effettuava esclusivamente
servizio postale, senza passeggeri (coll. A.
Gamboni).
La "Valigia delle Indie" nella stazione di Castellammare
adriatico (da sito internet).
Tornando al “Peninsular Express”, esso si
inseriva nel collegamento Londra - Bombay, viaggio che veniva
effettuato per treno da Londra a Dover, per battello da qui a
Calais, nuovamente per treno fino a Brindisi ed infine per nave,
attraverso il canale di Suez, fino a Bombay. Il tragitto Londra -
Brindisi, secondo le pubblicità dell’epoca, era coperto in appena 45
ore. Cosa strana è che il viaggio era programmato solo per l’andata
in India. La partenza era settimanale ed avveniva da Londra alle ore
3,15 del pomeriggio; alle 11 di sera si era a Parigi per poi
viaggiare l’intera notte, tutto il sabato, ancora una notte per
giungere alle 4 del pomeriggio della domenica a Brindisi. Dopo una
sosta di sei ore ci si imbarcava per Bombay che veniva raggiunta
dopo alcuni giorni di viaggio.
Manifesto con il percorso completo Londra-Brindisi-Bombay de "La
valigia delle Indie"
il cui tratto ferroviario era denominato "Peninsular Express" (Riprod.
coll. A. Gamboni).
Nagelmackers poté realizzare il suo treno perché
erano stati inaugurati nel 1869 il canale di Suez, che accorciava
enormemente le distanze tra Occidente ed Oriente, e nel 1870 il
traforo alpino del Frejus attraverso il quale Torino era collegata
direttamente alla Francia.
In territorio
italiano il “Peninsular Express” si immetteva sulle rotaie della
Rete Adriatica nella stazione di Piacenza per restarvi fino a
Brindisi.
Vettura ristorante della CIWL in servizio sul "Peninsular
Express" (Archivio CWL).
Nel 1897 la
compagnia di navigazione P&O destinò al porto di Marsiglia i suoi
grossi piroscafi, lasciando in esercizio a Brindisi solo "Iris" ed
"Osiris", due battelli più piccoli e più veloci diretti a Port Said.
Nonostante il rinnovo delle convenzioni, lo scalo brindisino
assumeva sempre più minore importanza per la compagnia britannica,
tanto che gli approdi furono ridotti da quindicinali a mensili.
Questa situazione di precarietà si protrasse fino al 1914, quando,
dopo circa 40 anni, la "Valigia delle Indie" fu soppressa.
Orario del 1890 e manifesto pubblicitario del
treno di lusso "Peninsular Express" (da sito internet).
Copertina della partitura per piano di "La
Malle des Indes", un galop brillant
musicato da Georges Lamothe ispirandosi alla
celebre "Valigia delle Indie" (coll. A. Gamboni).
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