Dopo ben 26 anni nuovi treni
percorrono i binari della ferrovia Cumana, la
linea suburbana gestita da E.A.V. (Ente Autonomo
Volturno) che unisce Napoli con il litorale
flegreo. Infatti, nel mese di gennaio 2017 è
stato trasferito, dallo stabilimento TFA di
Caserta, il primo dei 10 convogli ordinati da
SEPSA S.p.a., nel 2006, con i finanziamenti
della Regione Campania. Ricordiamo che la
Titagarh Firema Adler S.p.a. è la nuova società
nata dopo l’acquisizione di Firema S.p.a da
parte del gruppo indiano Titagarh Group.
Il progetto ALFA, oltre alla
versione “Alfa 3”, contempla quella denominata
“Alfa 2” destinata al servizio ferroviario di
tipo regionale, come quella prevista in sette
esemplari per le ferrovie ex
MetroCampaniaNordEst gestite sempre da E.A.V.
S.r.l. ed entrati già in esercizio in quattro
esemplari sulla linea Napoli Centrale - Cancello
- Benevento. Nel complesso le commesse affidate
a T.F.A. S.p.a. prevedono la fornitura di 17
elettrotreni (10 per la ex SEPSA e 7 per la ex
MetroCampania NordEst), con opzione all’acquisto
di ulteriori 2 treni, nonché di 9 rimorchiate
intermedie e delle scorte tecniche (per la ex
MetroCampania NordEst).
Caratteristiche e
prestazioni
L’Unità di Trazione “Alfa 3” è
composta da due motrici con cabina, ad aderenza
parziale (denominate MC1 ed MC2), rodiggio 2’B’o
+ B’o 2’ , permanentemente accoppiate e
scomponibili in deposito, uguali nella
struttura, ma differenti tra loro per la
presenza delle postazioni disabili sulla motrice
MC1. Il progetto dei treni “Alfa” prevede che
nella Unità di Trazione sia possibile inserire
un veicolo intermedio senza cabina di guida, sia
rimorchiato che motorizzato, consentendo così di
aumentare la capienza dei passeggeri trasportati
per Unità di Trazione adattando il convoglio
alle specifiche necessità di esercizio del
gestore ferroviario.
Tale caratteristica tecnica
è analoga a quanto previsto dalla piattaforma
progettuale dei convogli a due piani tipo “TSR -
Treno Servizio Regionale” realizzati a partire
dal 2006 dal Raggruppamento Temporaneo d’Imprese AnsaldoBreda, Firema e Keller per le Ferrovie
Nord Milano (oggi Trenord) e si discosta dalle
altre tipologie di treni attualmente disponibili
sul mercato europeo, che prevedono invece
composizioni bloccate su carrelli tipo Jacobs.
Il progetto dei treni “Alfa”, oltre a far
riferimento alla piattaforma progettuale dei
treni “TSR”, si configura anche come ulteriore
sviluppo ed aggiornamento tecnologico degli
elettrotreni tipo “E82” progettati e costruiti,
nei primi anni ’90, per la parte meccanica dalla Firema e per la parte elettrica dall’Ansaldo.
Gli elettrotreni tipo “E82”, caratterizzati
dall’avere il piano di calpestio interno
parzialmente ribassato, l’azionamento
elettronico e la composizione base costituita da
due motrici accoppiate simmetricamente con
rodiggio 2’B’o + B’o2’, furono consegnati in 13
unità proprio alla SEPSA nella prima metà degli
anni ’90 con classificazione Et 401 - 413 per
l’esercizio sulle linee Cumana e Circumflegrea.
Per questo gruppo di elettrotreni è in via di
completamento un programma di “revamping”
tecnologico con l’introduzione, tra l’altro,
dell’impianto dell’aria condizionata e
dell’adozione di una nuova livrea mediante
pellicolatura antigraffiti.
Nella versione
“Alfa 3”, destinata all’uso sulle linee Cumana e Circumflegrea , il treno presenta il piano di
calpestio ribassato a 850 mm dal piano del ferro
nelle zone comprese tra i carrelli di ogni
singola cassa, contro i 650 mm della versione
“Alfa2”, in considerazione del fatto che le
banchine di stazione della SEPSA sono
parzialmente rialzate. Di conseguenza, le aree
interne del treno in corrispondenza dei carrelli
sono accessibili tramite solo due gradini. I
treni “Alfa 3”, in quanto destinati al trasporto
urbano ad alta densità di traffico di tipo
metropolitano, presentano pertanto tre porte per
ogni fiancata di cassa e non sono dotati di
toilette. Il treno ha una lunghezza complessiva
di 50,890 m nella composizione base a due casse
con cabina. Per consentire una buona abitabilità
e la percorribilità completa lungo tutto il
treno, a garanzia delle migliori condizioni di
sicurezza di viaggio per i passeggeri, in
entrambe le versioni “Alfa2” ed “Alfa3”, è stato
realizzato un ampio intercomunicante “open space”
a tenuta tra le due vetture del treno. Le zone
in prossimità dell’intercomunicante prevedono
inoltre la disposizione dei sedili “vis à vis”
lungo le fiancate per consentire una maggiore
percorribilità delle stesse. Nella versione
destinata al traffico di tipo metropolitano il
progetto dell’ “Alfa 3” prevede una maggiore
capienza pari a 502 passeggeri di cui 72 posti
seduti e 430 posti in piedi oltre le 2
postazioni per carrozzelle per i diversamente
abili, con un passo dei sedili pari a 1.600
mm., come per i treni AnsaldoBreda tipo “TSR”.
La maggioranza delle apparecchiature elettriche
e pneumatiche sono disposte sull’imperiale del
treno e nel primo modulo alle spalle della
cabina di guida. Ogni motrice è dota di un
inverter di trazione ad IGBT, raffreddato con “heat
pipe”, che alimenta due motori asincroni
trifasi, e di un gruppo statico di conversione a
3 kV c.c. /380 Vc.a. 50Hz per i servizi
ausiliari, completo di caricabatterie.
L’alimentazione dalla linea aerea avviene, per
ogni motrice, tramite un pantografo di tipo monobraccio posizionato nella parte posteriore
dell’imperiale.
L’utilizzo della tecnologia ad
IGBT con componenti ad alta integrazione,
altamente affidabili, consente la riduzione
degli ingombri e dei pesi delle apparecchiature.
Il convoglio è dotato di frenatura
elettrodinamica con recupero di energia che
consente, soprattutto su tratte con frequenti
fermate, un notevole risparmio di energia.
L’impianto di frenatura è basato sul sistema
innovativo EPAC che consente una migliore
risposta frenante ed è fornito di diagnostica e
prova freno integrate. Il sistema EPAC consente
inoltre di ridurre al minimo i tempi di
manutenzione, riduce il cablaggio ed il numero
di tubazioni nel treno e massimizza le
prestazioni frenanti riducendo i consumi dei
dischi e delle guarnizioni dei freni.
I carrelli
motori sono a piena aderenza e ne consentono
perciò un miglior sfruttamento in avviamento su
tratte acclivi in tutte le condizioni
ambientali. Il passo dei carrelli sia motori che
portanti è di 2.650 mm e l’interperno per ogni
cassa è di 17.745 mm. La sospensione secondaria
di tipo pneumatica garantisce un ottimo comfort
di marcia del treno.
Le cabine di guida ed i
comparti passeggeri sono dotati di impianti di
climatizzazione separati. L’impianto di
climatizzazione è caratterizzato da un gruppo di
condizionamento per ogni cassa dell’Unità di
Trazione, con doppie sezioni condensanti e
doppie unità di trattamento aria che
garantiscono in ogni comparto passeggeri un
livello di comfort accettabile anche in caso di
avaria.
Sulle testate del treno con le cabine di
guida si trova l’aggancio automatico integrale
mentre sulle testate piane, lato
intercomunicante, vi sono barre di trazione con
assorbitori d’urto. Gli accoppiatori elettrici e
pneumatici presenti sulle testate piane sono
completamente banalizzati per garantire la
massima flessibilità di composizione del treno
che può essere effettuata in deposito. È
prevista la composizione fino a 3 unità di
trazione. Il treno ALFA è dotato di un sistema
di controllo elettronico con diagnostica
integrata. La logica di veicolo è di tipo
“decentrato”, non più concentrata in un unico
dispositivo a cui pervengono le informazioni
sullo “stato” del treno. Infatti, ogni
equipaggiamento remoto ha la sua “intelligenza”
e decide come comportarsi in base alle
informazioni pubblicate dalla rete informatica
del treno. L’Unità Centrale di Controllo
comunica con le “intelligenze” remote di ogni
equipaggiamento coordinando le informazioni e
gestendo il controllo dei tutto il “sistema
treno”. Le informazioni “viaggiano” sulla rete
informatica del treno. Particolare attenzione è
stata posta anche al sistema di informazione ai
passeggeri che è caratterizzato con potenzialità
maggiori rispetto agli impianti standard.
Il
design esterno del treno ALFA è in linea con gli
attuali canoni stilistici, adottati nell’ambito
della realizzazione dei veicoli ferroviari, che
hanno abbandonato le forme squadrate e razionali
tipiche degli anni ’70 e ’80. Il convoglio è
fortemente caratterizzato dalla forma della
cabina di guida, realizzata in una unica scocca
di materiale plastico che richiama l’estetica
della locomotiva elettrica E 402 B realizzata da
Ansaldo per le Ferrovie dello Stato. Ciò ha
consentito di realizzare una forma curvilinea
che ingloba l’unico cristallo piano della cabina
di guida, il display dell’indicatore di
destinazione ed il terzo faro. Nella scocca sono
stati altresì ricavate le sedi per
l’alloggiamento dei due tergicristalli, dei due
gruppi ottici dei fari e delle due porte di
accesso alla cabina. La livrea esterna del
convoglio è basata sul colore blu scuro della
cassa e sul grigio chiaro della cabina che
prosegue, con una posticcia fascia sinuosa,
sulle fiancate del treno. Tale soluzione grafica
non si integra, però, funzionalmente con il
posizionamento sia dei finestrini sia delle
porte di accesso al treno.
L’ALFA 3 della Cumana il 29 maggio
2017, giorno della sua presentazione ufficiale.
Vediamo il treno nella stazione di Montesanto,
la cabina di guida e due scorci degli interni
con le varie soluzioni adottate per i posti a
sedere.
L’entrata in servizio dell’ET 501
Il
primo treno “Alfa 3”, classificato ET 501, è
entrato nel gennaio 2017 sulla ex rete SEPSA
tramite il raccordo ferroviario, non
elettrificato, presente in prossimità della
stazione RFI di Napoli Campi Flegrei, In un
primo momento il convoglio è stato ricoverato
nel deposito di Fuorigrotta della linea Cumana,
poi è stato trasferito, sempre di notte quando
l’esercizio ferroviario è sospeso, nel Deposito
Officina di Quarto sulla linea Circumflegrea.
L’elettrotreno ET 501 è stato ufficialmente
presentato al pubblico ed alla stampa il 29
maggio scorso nella stazione di Montesanto e,
dopo aver completato l’iter autorizzativo dei
collaudi da parte del Ministero dei Trasporti -
Ustif (Ufficio Speciale Trasporti a Impianti
Fissi), è entrato in esercizio nel luglio scorso
ed è impiegato prevalentemente sulla linea
Cumana.
L’entrata in servizio dell’ET 501 è
stata seguita, nell’ottobre 2017, dalla consegna
del secondo elettrotreno destinato alle linee
flegree di E.A.V., l’ET 502 e, più recentemente
(28 novembre 2017) da quella di ET 503. Il
completamento della fornitura dovrebbe avvenire
entro il 2018. Ciò consentirà di ottimizzare la
qualità del servizio attualmente offerto da
E.A.V. alla propria utenza. È anche allo studio
la reintroduzione, nel corso del 2018, del
servizio turistico denominato “Cuma Express” per
il collegamento tra le principali località
turistiche ed archeologiche dei Campi Flegrei,
servizio che è stato sperimentato nell’estate
del 2016, per il quale però - crediamo - sarebbe
auspicabile l’utilizzo di uno dei vecchi, ma
sempre validi, “ET 100”, costruiti nel lontano
1961 da AERFER e OCREN - Séchéron.
Quattro diverse immagini
dell’ET 501 della Cumana che ne sottolineano
l’eleganza delle linee.
Le due foto in alto sono
state scattate alla stazione di Corso Vittorio
Emanuele,
quelle in basso nei pressi del Lago
Lucrino e all’interno della corrispondente
stazione. Concludiamo riportando lo schema
sintetico dei dati relativi ai nuovi treni e il
loro figurino:
Nome del
prodotto
|
ALFA3 |
Configurazione
UdT
|
M + M |
N° casse per UdT
|
2 |
Rodiggio
|
2' B'o + B'o 2' |
Scartamento
|
1435 mm |
Sistema di
trazione
|
3000 V cc |
Altezza
incarrozzamento
|
850 mm |
Potenza
continuativa
totale
|
1480 kW |
Lunghezza cassa
con cabina
|
25,445 m |
Velocità massima
|
100 km/h |
Lunghezza totale
UdT
|
50,89 m |
Interperno
carrelli
|
17,745 m |
Diametro delle
ruote
|
920 mm |
Massa a tara UdT
|
100,5 t |
Massa totale UdT
|
100,5 t |
Posti seduti UdT
|
139,7 t |
Posti in piedi
UdT
|
72 |
Posti totali UdT
|
430 |
Postazioni per
carrozzelle
|
2 |
N° porte per
fiancata
|
6 |
Larghezza porte
|
1300 mm |
Foto del titolo:
L’ET 501 della Cumana a Lucrino.
|