di Gennaro Fiorentino

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Al viaggiatore che nel XIX secolo vi perveniva con la nave, la città di Napoli appariva con un aspetto inconfondibile: un grosso nucleo bagnato dal mare e punteggiato da Castelli, mentre una dolce collina sembrava abbracciarla con il suo andamento sinuoso. Non molte ville e casali interrompevano quel grosso polmone di verde fatto di boschi, campagne e giardini. Essi erano raggiunti grazie a tratturi appena abbozzati ed innumerevoli scale che si arrampicavano lungo i fianchi collinari.

Per parlare delle quattro funicolari che nel tempo hanno favorito l’urbanizzazione del Vomero prima e di Posillipo poi, siamo partiti proprio da quelle scale. È successo al CDN di Napoli dove il Clamfer, ospite della Parrocchia di San Carlo Borromeo nella persona del suo parroco don Diego De Rosa, ha dovuto svolgere il tema, intrigante e suggestivo, proprio delle funicolari.

Il Presidente del Clamfer - Col. A. Gamboni - rivolge il saluto ai convenuti (foto A. Cozzolino). 

Il V. Presidente del Clamfer - Rag. G. Fiorentino - illustra l'evolversi del Convegno (foto M. Pirone). 

Come nella precedente edizione del 2013, dedicata ai tram partenopei, si è scelta una chiave amena e leggera per parlare del pur impegnativo argomento. Ed appunto, come si diceva all’inizio, si è esorditi con la proiezione di un documentario fotografico fatto di immagini del maestro ed amico del Club, Mario Pirone. Sulle note di un popolare cantante, sono scorse le vedute dei gradini di quelle rampe, ripresi da ogni angolo. Poi, mentre la musica sfumava, si è sovrapposta la voce del prof. Andrea Cozzolino che, ispirato da quelle struggenti vedute, ha iniziato a narrare degli impianti di risalita cittadini. Il suo racconto integrato da foto d’epoca dall’inconfondibile fascino del bianco e nero, ha letteralmente conquistato la nutrita platea. La mezzoretta che gli era consacrata è andata via in un attimo e conclusa da un lungo applauso che ha sottolineato l’apprezzamento di tutti.

Il prof. Andrea Cozzolino commenta le interessanti immagini del suo racconto suscitando l'interesse del pubblico (foto M. Pirone).

   

A questo punto il leggio è stato ceduto alla dott.ssa Wanda Falco, figlia del nostro socio Maurizio. Il suo intervento ha di certo ingentilito i lavori del convegno. Le è toccato di recitare una serie di elzeviri ed aneddoti tratti ora da giornali d’epoca come “Il Mattino” di Matilde Serao, ora da autentici ricordi personali del prof. Cozzolino e del Col. Antonio Gamboni, nostro Presidente ed autore della scaletta che ha scandito i tempi del convegno. Sorpresi dalla graziosa presenza che con la sua voce suadente ha rapito il consesso, anche con lei i presenti sono stati prodighi di applausi ed apprezzamenti.

La Dott.ssa Wanda Falco, gradita ospite d'eccezione, recita con voce pacata e suadente una serie di elzeviri  (foto M. Pirone).

   

È stata, quindi, la volta del lavoro preparato dal nostro Presidente, Col. Gamboni. Si trattava di un video che, sulle note della celebre “Mille lire al mese”, ha ripercorso per immagini la storia di quella che si definisce per antonomasia “la Centrale” detta anche di Piazzetta Augusteo. Vedute pregne di charme e nostalgia sono scorse sullo schermo a partire dalla sua inaugurazione negli anni ’20 fino alla completa ricostruzione avvenuta negli anni ’90 del secolo scorso.

   

Ho preso dunque io la parola raccontando che avremmo visto un collage di vecchi film ambientati a Napoli dove la funicolare assume carattere di comparsa o di protagonista. Il mio amore per il cinema classico mi ha consentito di effettuare la ricerca e selezione delle scene. Ma si deve all’estro di Gamboni di averle elaborate ed assemblate in guisa che, pur nella loro sinteticità, ognuno potesse trarre un’idea sia pure approssimativa dell’incedere del plot.

Il Vicepresidente, Rag. Gennaro Fiorentino, forte del suo amore per il cinema, illustra la selezione delle clip presentate (foto di M. Pirone).

   

Il Convegno volgeva al termine, ma non era possibile concludere senza aver parlato ed illustrato la rimpianta “Funicolare del Vesuvio”. Ancora una volta protagonista è stato il Presidente Gamboni che ha fatto di questo tema, insieme a quello della prima ferrovia d’Italia Napoli-Portici, uno dei suoi argomenti preferiti cui ha dedicato anni di ricerca iconografica e documentale. Quindi lascio al lettore l’idea di quale ricchezza di immagini originali e preziose notizie abbia potuto godere lo spettatore di fronte alla convincente esposizione del relatore. Uno scherzo animato da bravi attori d’epoca, scelto con gusto dall’autore, ha concluso con ironia e garbo la bella mattinata, sulle note della celebre canzone “Funiculì, funiculà”.

Conclude gli interventi il Presidente del Clamfer, Col. Antonio Gamboni, con la presentazioni di rare immagini d'epoca riguardanti la ormai non più esistente Funicolare del Vesuvio (foto di M. Pirone).

 

Prima di sciogliere il convegno, il Presidente ha ringraziato i presenti (soci ed invitati) della partecipazione; quindi ha rivolto parole di riconoscenza a tutti coloro che hanno collaborato (per le ricerche, per le relazioni, per le prestazioni in voce ma anche per il supporto tecnico e logistico). Le ultime espressioni le ha volute indirizzare al Parroco don Diego che per la seconda volta ha aperto al Clamfer le porte delle bella struttura parrocchiale offerta dal “Teatro Cuosta” per permettergli di parlare delle nostre passioni ma anche di godere di una mattinata in affetto ed amicizia.

Il folto pubblico è passato dunque ad una capace sala attigua. Qui era stato preparato un cocktail per gli ospiti completato da un ricco buffet con mille leccornie che sono state molto apprezzate e gustate dai presenti. Vis à vis una galleria di pannelli raccontava con il linguaggio di antiche cartoline la storia delle quattro funicolari del capoluogo partenopeo. Di queste preziose foto vi offriamo una selezione in calce.

Gli intervenuti alla manifestazione nella sala del cocktail (fot M. Pirone).

Tra gli apprezzamenti e le strette di mano sono defluiti via gli spettatori con il manifesto auspicio che alle due edizioni possa seguire una terza. A tale proposito posso dire che lo staff Clamfer ci sta pensando con serietà, forte delle rinnovate cortesia e disponibilità di don Diego De Rosa a volerla ospitare nuovamente.

Selezione della Mostra Fotografica

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