Testo di Gennaro Fiorentino

Foto di Antonio Bertagnin

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Un applauso spontaneo concluse la mia conferenza tenuta in sede, quel 20 febbraio 2020. Nessuno poteva immaginare che sarebbe stata l’ultima, a dispetto del nutrito calendario. Con il provocatorio titolo “Un plastico in scala 1 a 1”, quasi un ossimoro, avevo parlato dell’articolata e varia situazione ferro-tramviaria tra Brianza e Ticino. E’ notorio che ho sempre avuto il pallino dei titoli ad effetto; un retaggio forse della mia frequentazione in un passato ormai remoto, delle sale cinematografiche. Mi piacque che la serata era piaciuta. Ma ormai la mia mente già correva all’indomani quando sarei partito per una bella vacanza in Costa Azzurra. Il viaggio fu davvero piacevole, secondo le aspettative. Ma purtroppo turbato da notizie poco rassicuranti apprese dalla televisione e dall’efficientissimo sistema del passa parola. La cosa si prospettò del tutto seria quando presso il teatro Ariston di Sanremo, tempio del Festival, un avviso ne dava notizia della chiusura sine die, per motivi sanitari.

Quello che è successo dopo, è noto a tutti. D’altro canto le nostre riunioni sono state del tutto cancellate. In questo autunno, bramoso di rivedere gli amici e facendo leva su una presunta fase di rassicurazioni, ho proposto alcune iniziative che potessero riunirci ancora una volta. Speriamo dunque in una ripresa non fatua, né tanto meno effimera. Io mi limito a raccontarvi queste due bellissime giornate, rese ancora più liete dall’incontro con i nostri soci.

PARCO DEL VAPORE VIVO

- NOCERA INFERIORE -

Ci siamo ritrovati sabato 2 ottobre sulla collina Fienga di Nocera Inferiore, dove da qualche anno l’amico di vecchia data, Romeo Cozzitorto, passo dopo passo, ha creato un complesso sistema dove esercitare il vapore vivo. La particolarità però del laboratorio è quella che il servizio viene espletato con piccole locomotive, mosse da energia termica o diesel, costruite tutte dal suo ideatore.

All’invito di Romeo hanno aderito tanti soci, molti dei quali in compagnia delle consorti o di familiari. La mattinata si è aperta con la visita dell’attiguo castello omonimo dove il padrone di casa, ci ha affidati all’assistenza di una guida provetta. Animato da tanto entusiasmo, Sergio, questo il nome, si è prodigato per farci visitare sia la parte medioevale che quella ottocentesca. La visita è stata ancora più sapida in quanto condita con tanti aneddoti intrecciati da storie, più o meno, fondate, tramandate dalla fantasia popolare.

 La  comitiva nel cortile del castello, ascolta attenta le illustrazioni della guida Sergio.

Siamo così ritornati ai mini binari dove eravamo attesi dal “Capostazione” affiancato dai prodi coadiutori tra i quali Francesco (nostro socio) e Michele. Via dunque con le passeggiate in treno alternando una macchina a vapore con un piccolo locomotore diesel. Per quest’ultimo Romeo ha puntualizzato che si tratta di una recente creazione. Esso è stato ottenuto “trapiantando” un motore di origine militare, in una struttura che miniaturizza un locomotore da manovra. Anzi esso è stato impiegato altresì su un percorso che simula una massicciata attrezzata con cremagliera Strub. Pur a pieno carico, il nostro muletto ha pienamente fatto il proprio dovere.

Finalmente tra i binari della mini ferrovia con il benvenuti del suo geniale inventore.

Bando alle chiacchiere: finalmente si parte,

In giro con un macchinista d’eccezione.

Alle ore 12.30, secondo il programma, abbiamo adattato una draisina a mensa, stendendovi una colorata tovaglia. Lì sono stati serviti rustici a profusione innaffiati da fresco aperitivo. Tutti hanno ampiamente gradito.

La giornata non era terminata. Infatti alle ore 14.00 ci siamo trasferiti al bel locale “Il Castello” dove eravamo attesi. Con nostra grande gioia, alla nostra comitiva si sono aggiunti anche i membri dello staff del parco vapore vivo con le consorti. In primis il patron Romeo Cozzitorto. Un ottimo pranzo condito da tante belle discussioni su treni e modellismo, ha concluso degnamente la giornata.

VILLA DELLE GINESTRE

- TORRE DEL GRECO -

Il secondo appuntamento autunnale ha avuto luogo sabato 6 novembre. Anche in questo caso incontro aperto a soci e familiari. L’evento è avvenuto presso la Villa delle Ginestre in Torre del greco, alle falde del Vesuvio. Dopo aver dato il mio benvenuti a tutti, ci siamo affidati al nostro socio Peppe Vitiello, ottimo conoscitore della struttura in quanto volontario periodico per il servizio di accoglienza. Abbiamo così potuto apprendere che in quel bel romito, dal panorama mozzafiato sul golfo di Napoli e sulle falde del Vesuvio, trovò rifugio il grande poeta Giacomo Leopardi. Infatti avendo bisogno di un luogo salubre e compatibile con il suo stato precario di salute, accettò l’ospitalità dell’amico Ranieri.

 

Gli ospiti, un po’ alla spicciolata, pervengono alla Villa delle Ginestre.

Guidati dalla ottima e chiara esposizione, abbiamo avuto accesso alla cucina monumentale con il tradizionale focolare. E’ stata la volta della semplice cameretta dell’illustre ospite con uno scarno letto, qualche suppellettile e lo scrittoio. Ci attendeva una vista dal panoramico terrazzo con annessa meridiana.

  

Tre momenti della visita: la cucina, la camera del poeta e il terrazzo sul golfo di Napoli.

Alla fine della visita, introdotti in una saletta attrezzata all’uopo, è stato proiettato un interessante video sulle vicende legate alla storia leopardiana. Una geniale ricostruzione in rendering ci ha fatto rivivere quei giorni.

La mattinata ha avuto un epilogo davvero gustoso. Infatti ancora Vitiello, ci ha intrattenuti su un argomento modellistico. Si è parlato della riproduzione dell’elemento umano, sui plastici. Ed ecco la storia di questo importante elemento accessorio, partendo dai primi timidi tentativi a cavallo della guerra. Abbiamo visto soggetti prima di legno e poi di metallo. Per arrivare ai giorni nostri con l’impiego della plastica e di altri materiali moderni che hanno permesso di conseguire un realismo spinto. Anche i soggetti hanno avuto la loro evoluzione; prima solo ferrovieri. Poi, via, via, la gamma si è arricchita con mestieri e pose che arricchiscono il vivere quotidiano nella realtà.

 

  Il relatore Vitiello, dopo la dotta illustrazione sui personaggi dei plastici, ne mostra da vicino le fattezze.

E’ seguita l’esibizione di una stupenda elettromotrice della circumvesuviana, in livrea storica tra il rosso ed il crema. Qui il nostro socio Andrea Cozzolino si è dilungato nel raccontarne la storia condita con esclusivi e irrinunciabili aneddoti.

Il professore Cozzolino si dilunga su storia ed aneddoti legati al bel modello di elettromotrice Circum.

Ho chiuso io parlando dell’evoluzione del “tipo” di tram nel tempo e soffermandomi sul modello americano Peter Witt. Anche in questo caso non sono mancati tanti modelli che hanno resa gaia la estemporanea riunione.

Due modelli a confronto: la napoletana Meridionale e la milanese 28.

Stessa scuola di pensiero ma diversa manifattura dei modelli.

 

 Il mitico due piani dell’Aerfer di Napoli. Discreto modello di produzione industriale.

E come ci si aspetta da ogni evento, abbiamo concluso la bella mattinata al ristorante Villa Nina Eventi. Accomodati intorno a due sontuosi tavoli circolari, ci è stato servito un ricco pranzo.

Il cielo non prometteva niente di buono, quando tra complimenti ed arrivederci abbiamo sciolto la nostra bella riunione. Ma ormai la partita era stata giocata e come sempre, avevamo vinto noi.

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