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Museo Ferroviario di Pietrarsa 3 e 4 ottobre 2009, dal nostro inviato Gennaro Fiorentino.

 

Sorpresa finale per grandi e piccini: la sala detta dei cinquecento, per la sua superficie, riservata di solito ad eventi occasionali, è stata occupata dalla Mostra a tema “Passione Treno” organizzata con spirito professionale dalla Società COMIS del Parco Esposizioni Novegro.

Qui alcune iniziative disparate, ma con il comune denominatore “il treno come hobby”, hanno attirato i visitatori verso plastici e vetrine.

L’aspetto commerciale del modellismo ferroviario è stato rappresentato dagli stands delle ditte: UTECA, Norma87 ed ACME.

Le prime due con sede in Campania si distinguono per una produzione molto esclusiva, quasi amatoriale, anche se trattano prodotti diversi. L’UTECA ormai da qualche anno si è specializzata in modelli inediti di nicchia, ossia non prodotti da alcuna altra casa modellistica di grande tiratura; si tratta di articoli in metallo fabbricati quasi con tecnica orafa. Il prodotto del momento è costituito dalla serie dei locomotori trifase in H0 (scala 1/87). Norma 87, poi, si muove anch’essa sotto la spinta entusiastica del proprio titolare. Produce accessori in stile italiano per il completamento del plastico tipo pittogrammi e segnalamento. L’ACME, al contrario, rientra di più nei canoni tradizionali della casa modellistica. Produce modelli di punta italiani in scala H0 ed attualmente il suo cavallo di battaglia è  la più volte citata “Freccia Rossa”.

 

Su un lato del padiglione del modellismo, motivo di notevole attrazione, è stato il plastico “Lolla” dal nome del suo realizzatore. Si tratta di un plastico in N (scala 1/160) della lunghezza di ben 15 metri tant’è che è detentore di alcuni primati. Uno di questi è rappresentato dalla sua trasportabilità anche se è costretto dalla mole, a viaggiare con un TIR. La sua ambientazione ricorda i paesaggi austro-germanici, per la sua ricchezza di vegetazione boschiva. Questa scelta è stata obbligata, come ci spiegava il suo realizzatore, in quanto le case modellistiche tedesche offrono un ineguagliabile assortimento di convogli ferroviari in scala N.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il signor Lolla si accinge a sistemare sui piccoli binari una motrice diesel e ...

... scorcio del capolinea di una linea turistica (foto A. Gamboni).

 

Lo spettacolo dei treni in movimento era infine assicurato dai moduli FREMO delle Associazioni Regionali "GAFA" di Piedimonte Matese e "835.114" di Salerno, con le quali il Clamfer ha ottimi rapporti di relazione. Si trattava di un plastico lineare costituito appunto da vari moduli affiancati e collegati secondo norme standard internazionali. Considerando l’origine geografica dei due Club, il paesaggio era singolarmente costituito dall’avvicendarsi di zone ispirate ora ai dintorni di Salerno, ora alla piana di Alife-Piedimonte accostate per la circostanza. Una locomotiva 740 ed un loco diesel in livrea “Lenord”, ambedue dotate di dispositivi di simulazione del rumore e del fumo, contribuivano a creare un’atmosfera di grande realismo.

Tutto ciò ha avuto un successo talmente imprevisto, che allo scoccare della fine della manifestazione, gli agenti della sicurezza hanno davvero dovuto faticare non poco per allontanare i visitatori che ancora si attardavano.

 

 

 

Le foto che seguono riprendono alcuni particolari del grande circuito realizzato con moduli FREMO dagli amici delle Associazioni Regionali "GAFA" di Piedimonte Matese e "835.114" di Salerno con le quali il Clamfer ha ottimi rapporti di relazione (foto A. Gamboni).

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